Carne cunicola, buona ripresa nel 2011

Si è ormai conclusa la campagna 2011 della carne cunicola, che presenta risultati piuttosto positivi, soprattutto se rapportati ai mediocri dati del 2010 (quando i prezzi erano scesi del 5% rispetto al 2009).
Come evidenziano i dati Istat, l’inizio del 2011 per la carne di coniglio è stato difficile, con le quotazioni in netto ribasso, ma a marzo la situazione ha cominciato a migliorare: la richiesta è stata elevata fino ad agosto, l’offerta ha retto egregiamente, e le quotazioni sono così salite del 16,5% rispetto al 2010.
Anche l’autunno ha registrato degli incrementi di prezzo, ma questa volta non maggiori rispetto a quelli del 2010, anche perchè il periodo settembre-dicembre 2010 aveva segnato un record storico. Comunque, nel 2011 il prezzo medio dei conigli vivi è stato in media maggiore del 5% rispetto al 2010. A soddisfare maggiormente i produttori è stata la scomparsa della tradizionale ‘crisi d’estate’, ovvero del calo di valore di mercato che avviene puntualmente ogni anno, e che nel 2011 si è presentato con un meno preoccupante assestamento, ma subito seguito da una crescita delle quotazioni. Una notizia molto felice per i produttori, che ancora si ricordavano del luglio 2010, quando i prezzi erano precipitati a 1,3 euro/kg (record negativo degli ultimi trenta mesi).
Le difficoltà del settore non sono però ancora superate: i prezzi medi restano infatti inferiori del 3,3% rispetto al 2009, e a fronte di ciò, i costi di produzione continuano ad aumentare, ormai di mese in mese. Prendiamo l’esempio del mangime per conigli: da settembre 2010 a settembre 2011, il suo prezzo è aumentato del 9%.