Cereali falsi bio, maxi sequestro da 220 milioni

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Settecentomila tonnellate di frumento, favino, soia, farina e frutta sono stati sequestrati dalla GdF

Questa mattina la Guardia di Finanza di Verona ha reso noto un maxi sequestro da 700mila tonnellate di cereali falsamente biologici per il valore di 220 milioni di euro. L’operazione è stata denominata ‘Gatto con gli Stivali’, e ha sgominato un giro di affari che proseguiva da anni garantendo ai truffatori guadagni ingentissimi. Le merci, provenienti anche da paesi esteri dell’Unione Europea, venivano trasformate agli occhi della legge in prodotti biologici attraverso false fatture che contribuivano ad aggirare il sistema di tracciabilità che caratterizza la filiera del biologico. Di seguito, pubblichiamo il primo comunicato diramato in mattinata dalla Guardia di Finanza.

VERONA – Megatruffa nel settore dei prodotti biologici scoperta dalla Guardia di finanza. I militari del comando di Verona hanno sequestrato oltre 700 mila tonnellate di prodotti alimentari falsamente biologici che venivano commercializzati e scoperto un giro di fatture false per oltre 200 milioni di euro. Sei le persone arrestate. Oltre 200 milioni di euro di fatture per operazioni inesistenti, più di 2.500 tonnellate di merce (per lo più frumento, favino, soia, farine e frutta fresca) sequestrata in quanto falsamente biologica, oltre 700mila tonnellate di falsi prodotti alimentari bio commercializzate. È il volume, che gli stessi investigatori definiscono "impressionante", delle transazioni ricostruite dalla Guardia di finanza di Verona che – al termine di una complessa indagine, coordinata dalla locale procura della Repubblica – ha stroncato una gigantesca frode nel settore della commercializzazione di prodotti provenienti da agricoltura biologica. L’operazione è stata ribattezzata ‘Gatto con gli stivali’. Le Fiamme gialle stanno eseguendo in queste ore a Verona, Ferrara, Pesaro, Urbino e Foggia sei ordinanze di custodia cautelare in carcere, disposte dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Verona, a carico di altrettante persone accusate di aver immesso sul mercato prodotti alimentari falsamente biologici "per un valore pari a oltre un decimo dell’intero mercato nazionale di settore.

In merito all’operazione ‘Gatto con gli Stivali’, Ccpb e il Consorzio il Biologico dichiarano pieno appoggio all’attività degli inquirenti per smascherare una truffa che getta ombra sul lavoro della stragrande maggioranza degli operatori del biologico, che ogni giorno, da più di tre decenni, dedicano la loro vita alla produzione di prodotti sani, sicuri e rispettosi dell’ambiente.

Fabrizio Piva, amministratore delegato dell’ente di certificazione del biologico Ccpb, dichiara: “Come CCPB abbiamo in questi ultimi mesi collaborato con gli organi di vigilanza per smascherare queste truffe che, per sete di facile denaro, rischiano di compromettere il lavoro e l’impegno di aziende serie che hanno fatto del biologico un’eccellenza italiana invidiata in tutto il mondo”.

A nome dell’ente di certificazione, Piva sottolinea come il vero biologico italiano sia la prima vittima di questo sistema delinquenziale che rischia di mettere a repentaglio l’immagine di un settore che in tempi di crisi continua a crescere, rappresentando un’ancora di salvataggio per l’industria agroalimentare italiana. “Il sistema di controllo e certificazione – conclude Piva – ha dimostrato anche in questo caso di essere in grado di espellere i soggetti che operano contro la legge”.

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