Il cibo made in Italy e’ meglio di Louis Vuitton

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L\'agroalimentare è il prodotto italiano più contraffatto. E la colpa non è solo dei cinesi.

Non è tutta colpa della Cina. Per il falso made in Italy agroalimentare, si intende: l’agricoltura italiana di qualità, infatti, è così apprezzata nel mondo da essere il prodotto più contraffatto. Addirittura più delle borse di Louis Vuitton. Per ogni euro intascato da un agricoltore italiano che esporta la sua merce, infatti, sono due gli euro intascati dai produttori che sfruttano il tricolore per vendere prodotti agroalimentari che, in realtà, di italiano non hanno nulla. Ovvero, il mercato del finto cibo made in Italy vale esattamente il doppio di quello autentico: infatti, Istat afferma che nel 2010 le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani autentici hanno raggiunto un valore di 25.125 milioni di euro, mentre Coldiretti denuncia che il commercio di prodotti alimentari spacciati per italiani vale il doppio, 50 miliardi di euro. E, lo dicevamo all’inizio, il fenomeno non è di esclusiva cinese, come comunemente si pensa.

La Cina, è vero, è ricca di scaffali pieni di prodotti alimentari con il tricolore – che pare sia la migliore tattica per vendere cibo – ma esistono altri paesi altrettanto ‘furbi’, contro i quali nessuno punta mai il dito. Coldiretti, in particolare, punta il dito contro Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda, che sarebbero i tre Stati con più prodotti agroalimentari italiani contraffatti. I dati forniti da Coldiretti fanno venire i brividi: pare che il 98% dei formaggi che circolano negli Stati Uniti con il tricolore sia in realtà prodotto in Wisconsin, California e New York.

Agrinotizie


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