La Via riferisce alla Camera sulla Pac
"L´approvazione delle nuove prospettive finanziarie é un percorso ad ostacoli che non ha una data certa". Così Giovanni La Via, europarlamentare del Ppe e relatore sulla riforma della Politica agricola comune, é intervenuto ieri durante l’audizione presso la Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati sulla riforma della Pac.
Durante l’audizione, cui ha presenziato anche Paolo de Castro (presidente della commissione agricoltura del Parlamento europeo), i due eurodeputati hanno esposto i problemi economici e finanziari legati all’approvazione della Pac. "Le difficoltà economiche e finanziarie che oggi stanno affrontando anche la Francia e la Germania – ha sottolineato La Via – rendono difficile pensare che gli Stati membri congelino l´1% del loro Pil per finanziarie l´Unione europea".
Durante l’audizione si é discusso anche dei tempi di approvazione e di attuazione della Pac, ma anche delle difficoltà e dei rischi connessi all´approvazione del Quadro Finanziario Pluriennale. Al centro del dibattito anche le difficoltà legate ad una richiesta di maggiore sostenibilità ambientale da coniugare con una semplificazione del sistema amministrativo per gli imprenditori del settore. "La proposta di introduzione del greening – ha ribadito Giovanni La Via – pare finora andare contro quanto avevamo richiesto in Parlamento attraverso il rapporto Dess, vale a dire una semplificazione amministrativa che non deve distogliere gli agricoltori dalla loro attività gravandoli ulteriormente di tempi e costi destinati al disbrigo delle pratiche burocratiche".
La situazione di crisi, dal punto di vista economico-finanziario, rischia di influenzare anche i fondi previsti per la Pac. "Se l’approvazione del nuovo quadro finanziario avvenisse a breve – ha aggiunto l´eurodeputato siciliano – saranno lacrime e sangue e le risorse per la Pac saranno inevitabilmente ridotte". Tuttavia, ha rassicurato La Via, "nessuno in Parlamento vuole un voto sulla Pac prima della definizione delle prospettive finanziarie".
L’eurodeputato del Ppe ha concluso ribadendo la necessità di una maggiore flessibilità nelle norme invitando i deputati, presenti all’audizione, ad "usare il parlamento italiano per fare quanto necessario affinché l’Italia possa incidere significativamente nelle scelte finali a tutela dell´agricoltura italiana".