La laurea del futuro? Quella in agraria
Qual è il corso di laurea del futuro? A porre questa domanda, le risposte più comuni sono in direzione della tecnologia: ingegneria aerospaziale, scienze e tecnologie informatiche, nanotecnologie, ingegneria della locomozione… E invece no: il corso di laurea del futuro è quello in discipline agrarie, come afferma un rapporto di Confagricoltura che evidenzia il boom di iscritti alle università di agraria di tutta Italia.
Al momento sono sei su dieci i neolaureati che trovano un lavoro nel proprio campo di studio entro dodici mesi dal conseguimento della laurea. Un dato che in passato era di esclusiva delle facoltà di farmacia e odontoiatria, ma che oggi orienta sempre più giovani a studiare l’agricoltura dopo le scuole superiori. E infatti, l’università di agraria di Palermo nello scorso anno accademico ha registrato il +93% di iscritti, vero e proprio record italiano, seguita da quella di Bari (+30%) e di Napoli (+27%).
Ma tutte le facoltà di agraria (attualmente 26 in Italia) hanno numeri in attivo, da Milano a Perugia. Il numero di laureati in agraria alla guida di un’azienda agricola è ancora scarso – lo si nota dall’ultimo censimento generale dell’agricoltura di Istat -, ma di questo passo è certo che aumenteranno sempre di più.