Grana Padano monopolizzato dai sikhs

Gli indiani hanno in mano la produzione di Grana Padano. Detta così la notizia è senza dubbio esagerata, ma ha un notevole fondo di verità, tanto che è stata piazzata nella prima pagina dell’Herald Tribune (l’edizione internazionale del New York Times). L’articolo, firmato da Elisabetta Povoledo, parla degli indiani provenienti dalla regione del Punjab, che sono immigrati in massa nelle campagne norditaliane e hanno deciso di lavorare nelle stalle come mungitori. Nel tempo questi lavoratori sono diventati così tanti che se scioperassero, afferma l’articolo, si fermerebbe la produzione di Grana Padano.
Gli indiani sikhs – questo il nome della loro etnia – sono presenti soprattutto nel cremonese, zona in cui l’allevamento è molto sviluppato, tanto da costituire un decimo della produzione nazionale e fornire così la materia prima necessaria per produrre il Grana. Nell’articolo dell’Herald Tribune, la tesi della Povoledo è confermata dal direttore della Coldiretti di Cremona Simone Solfanelli, che ammette che "gli indiani sikhs sono indispendabili per l’allevamento e l’agricoltura di questa regione, essendo più di mille ma soprattutto conoscendo molto bene le tecniche dell’allevamento". La regione del Punjab, infatti, è tradizionalmente dedita all’attività primaria.