Etichettatura, ecco le nuove norme europee

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Obbligo di indicare l\'origine degli alimenti e le quantità di grassi e zuccheri sono tra le nuove regole che entreranno in vigore tra qualche anno.

Lo scorso 7 luglio, l’Unione Europea ha finalmente approvato la legge che obbliga a indicare l’origine di tutti i prodotti alimentari. Ad annunciarlo su Agrinotizie era già stato un comunicato del Parlamento Europeo (disponibile a questo link: www.agrinotizie.com/articoli/news.php), ma vediamo più esattamente in cosa consistono le nuove norme, frutto di accesi dibattiti e sofferte scelte.

Innanzitutto è necessario precisare che la nuova normativa sulle etichette alimentari è stata approvata dall’assemblea plenaria del Parlamento europeo, ma dovrà essere ulteriormente confermata dal Consiglio dei 27 Stati membri. In ogni caso, il testo di legge garantisce maggiore trasparenza sull’origine, sugli ingredienti e sulle caratteristiche nutrizionali (rischi compresi) di ogni singolo alimento.

Fino ad oggi, l’indicazione della provenienza era obbligatoria solo per carni bovine, pesce, frutta, verdura, uova, olio d’oliva e miele. Entro due anni dalla pubblicazione della nuova legge in Gazzetta Ufficiale, invece, l’obbligo verrà esteso a tutte le carni fresche e congelate, ed entro tre anni anche al latte e ai suoi derivati. Al di fuori di queste categorie l’indicazione di origine è facoltativa, ma la legge è molto dura verso gli inganni: gli ingredienti dovranno infatti in ogni caso essere accompagnati dal Paese di origine nel caso la confezione del prodotto induca in errore il consumatore, riferendosi solo al luogo in cui è avvenuta l’ultima trasformazione. Non basterà, dunque, avere trattato maiali tedeschi in Italia per scrivere "made in Italy", ma bisognerà scrivere "prosciutto prodotto in Italia con maiali tedeschi". E non si potrà chiamare una pizza francese "Pizza Molise" senza indicare che gli ingredienti sono francesi. Proprio queste pratiche sono le più comuni tra le cosiddette "truffe alimentari".

Molto importante è anche la parte della legge dedicata alle etichette e alla leggibilità degli ingredienti e delle informazioni nutrizionali. D’ora in poi i caratteri dovranno essere di almeno 1,2 millimetri (0,9 se l’area per l’etichetta è inferiore a 80 centimetri quadrati); nei prodotti trasformati sarà obbligatorio indicare la presenza di allergeni; dovranno sempre essere riportati il valore energetico e le quantità esatte di grassi, acidi saturi, zuccheri, sale e proteine per 100 grammi o millilitri di prodotto. Ma per queste nuove etichette i tempi di applicazione della legge sono molto più lunghi: la norma diventerà obbligatoria solo cinque anni dopo la pubblicazione in Gazzetta.

Agrinotizie


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