Pesche e nettarine a 25 cent/kg, imprese in crisi

Pesche e nettarine a 25 cent/kg, imprese in crisi - Immagine
Il mercato interno ballerino e il calo di esportazioni ha determinato un grande ribasso delle quotazioni.

Le quotazioni di pesche e nettarine sono in forte calo già all’inizio della stagione, e le organizzazioni di categoria in allarme. La situazione rischia di mettere in crisi tutto il paese, dato che l’Italia è il primo produttore mondiale di nettarine e il secondo di pesche, dietro solamente alla Cina. A dare per prima l’allarme è stata una nota di Confagricoltura, che spiega: "E’ avvenuto un ritardo di maturazione di quattro giorni del prodotto proveniente dal sud, mentre al nord la raccolta è stata anticipata di una settimana, provocando l’ingolfamento dei mercati e il vertiginoso ribasso delle quotazioni".

Ma il problema non sta solo nel mercato interno. A rendere ancora più complicata la situazione, infatti, è l’ingente presenza dei prodotti spagnoli, soprattutto quelli delle varietà precoci, che sono arrivati in Italia proprio in questi giorni. Questi due fattori congiunti hanno portato le quotazioni delle pesche e delle nettarine a soli 25-40 centesimi al chilo, una situazione già critica di per sè, dato che il prezzo dovrebbe essere di almeno 30-50 centesimi in più, ma ancora più grave se si pensa al netto calo delle esportazioni dovuto alle conseguenze del panico da batterio Escherichia coli. La Germania, che è il principale importatore di frutta italiana, è stato proprio il paese che più ha abbassato la domanda di pesche, mettendo i produttori italiani in difficoltà anche per il prezzo: un chilo di pesche viene quotato dai tedeschi 60-65 centesimi al chilo, una miseria che non permette nemmeno di sopravvivere, dato che al produttore un chilo di pesche imballate e spedite costa 40 centesimi, e dai restanti 25 si devono sottrarre tutte le spese di produzione. Essendo a inizio stagione, la quantità di pesche non è ancora grande, e i calibri nemmeno, e così la soglia di guadagno risulta misera, se non inesistente.

La crisi è particolarmente sentita in Emilia Romagna, una delle regioni leader nella produzione di pesche. Qui l’associazione locale Gruppo Trasversale Agricoltori, dopo un inverno passato a organizzare conferenze per definire strategie al fine di combattere eventuali crisi, oggi lamenta il proprio abbandono: "Strutture commerciali, organizzazioni professionali e istituzioni sono apatiche, e ci hanno lasciati soli e sofferenti", ha dichiarato ieri Gainfranco Rambelli, segretario dei Trasversali, in una nota diffusa agli organi di stampa. "Ad essere a rischio sono centinaia di giovani agricoltori e di imprese consolidate che hanno investito in una produzione oggi sottopagata. Ma purtroppo è mancato il lavoro di squadra da noi richiesto per evitare l’ennesima crisi". Una situazione che ha colpito anche le altre regioni italiane dedite alla frutticoltura.

Agrinotizie


Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *


Chi siamo

Agrinotizie.com è un portale di informazione gratuita dedicato al settore dell’agricoltura, nato nel 2010 come servizio per le imprese agricole e gli operatori del settore.


0549 902240

INVIA UNA MAIL


Seguici su Facebook



Newsletter