Desertificazione in Sicilia, allarme continuo
L’allarme non è nuovo, ma spesso è sottovalutato o dimenticato: la Sicilia è una delle regioni del bacino del Mediterraneo a più alto rischio di desertificazione. Un problema che ha dirette conseguenze sul settore primario: il degrado del suolo, infatti, provoca la perdita di produttività biologica ed economica.
Le cause della desertificazione non sono però, come si pensa, imputabili solo all’uomo. All’espandersi del fenomeno contribuiscono infatti anche degli eventi naturali, quali l’erosione idrica provocata dalle piogge aggressive, la scarsa vegetazione e la pendenza dei terreni che favoriscono l’effetto ruscellamento, l’abbassamento delle falde che aumenta l’intrusione di acqua marina, e dunque la salinizzazione del suolo.
L’ultimo rapporto dell’assessorato siciliano all’agricoltura ha fornito dei dati preoccupanti: se dieci anni fa il 50% del territorio era a rischio medio di desertificazione e il 7% a rischio elevato, oggi l’ultima percentuale è lievemente aumentata, arrivando al 7,5%, mentre la prima è scesa al 48,4%. Pare dunque che in un decennio non sia stato fatto nulla per migliorare la situazione: per questo l’assessore all’agricoltura Gianmaria Sparma ha annunciato la creazione di un tavolo tecnico permanente composto da esperti e rappresentanti del corpo forestale.