Stop ai pomodori irregolari dal Marocco
Al Parlamento europeo, in Aula plenaria, si é svolto oggi un dibattito sulle presunte irregolarità delle importazioni di pomodori nell’UE dal Marocco, i cui volumi sono cresciuti in un decennio del 50%, attestandosi nel 2009 a circa 370.000 tonnellate. «A seguito di una specifica denuncia presentata dalla FEPEX, l’organizzazione spagnola di produttori ed esportatori di frutta e ortaggi – ha affermato per l’occasione Giovanni La Via -, la commissione parlamentare per le petizioni ha ritenuto necessario portare tale problematica all’attenzione del Parlamento europeo».
Proprio mentre la Commissione Europea sta negoziando un nuovo accordo bilaterale con il Marocco, attualmente al vaglio del Parlamento Europeo, il dibattito tenutosi oggi inasprisce il dissenso tra gli agricoltori europei "mediterranei", che vedono minacciate le proprie produzioni agricole nei termini di un’aumentata concorrenza sui mercati. «Le presunte irregolarità – invita l’eurodeputato catanese – nel calcolo dei prezzi di entrata nell’UE, denunciata dall’OLAF nel 2007, unitamente al conseguente ammanco provocato alle casse europee vadano pertanto accertati, e si ponga fine al clima di dubbi e sfiducia che avvolge i produttori europei. Diversamente, rischiamo di ritrovarci in futuro a discutere non solo di pomodori ma anche di altri prodotti "mediterranei" che sono il cardine dell’economia di molte aree europee».