‘La Pac provoca differenze inaccettabili’
Lo scorso mercoledì ad Unomattina, il celebre programma di Rai1 condotto da Michele Cucuzza, si è parlato anche di agricoltura. E lo si è fatto introducendo delle polemiche infuocate: a farlo ci ha pensato Andrea Prato (nella foto), assessore all’agricoltura della Regione Sardegna, il quale si è lamentato della burocrazia introdotta dal Ministero delle Politiche Agricole, che «rischia di provocare lo spopolamento delle aree rurali». E senza l’agricoltura, ha aggiunto Prato, «la Sardegna diventerà una polveriera sul punto di esplodere».
Ma l’assessore sardo si è lamentato anche della Politica Agricola Comune portata avanti dall’Unione Europea, con la quale, a sua detta, «il lavoro di un pastore vale cinque euro in Lombardia e in Puglia e un solo euro in Sardegna e in Toscana, una disparità inaccettabile. E’ ora di dire basta ai fondi dati alle regioni grasse e ricche, e di cominciare a seguire l’esempio di chi è più saggio di noi, come la Francia, che con l’articolo 68 tutela le regioni più virtuose tramite premi alle attività agricole che apportano benefici agroambientali aggiuntivi».
Prato, insomma, suggerisce di non considerare il settore agricolo solo in termini di produttività: «Finora si è seguito il modello della turboeconomia, elargendo fondi a chi ingrassava i vitelli come le oche, ma è ora che le cose cambino: è ora cioè di valorizzare la funzione sociale dell’agricoltura, premiando le regioni che, oltre al cibo, producono valori inestimabili come la tutela dell’ambiente e della biodiversità o la valorizzazione delle risorse locali. In Italia è il caso di Trentino Alto Adige, Toscana, Abruzzo, Basilicata e Sicilia».