Parmigiano Reggiano, il 2010 e’ positivo
E’ stato un 2010 d’oro quello del Parmigiano Reggiano, le cui azioni sono aumentate lungo tutto l’anno appena trascorso. E dire che nessuno se lo aspettava: dopo il crollo avvenuto durante il 2008 è iniziata una fase di stallo che sembrava interminabile. Ma già a dicembre 2009 sono iniziati i rialzi più consistenti, poi proseguiti per tutto il 2010, che si è chiuso con uan valutazione di 11 euro/kg contro i 7,28 dai quali si era partiti a fine 2009: un aumento del 25% in un solo anno.
La corsa al rialzo è stata molto frenetica: le scorte di Parmigiano Reggiano annata 2009 sono terminate lo scorso agosto, e così sono giunte consistenti prenotazioni di partite intere da parte degli stagionatori, seppure la nuova annata era ancora in fase di produzione. Il Parmigiano Reggiano si è trovato così a dicembre con il 42% dei lotti 2010 già prenotati, ancora prima dell’inizio della commercializzazione: in questo clima la produzione non poteva che essere aumentata, e infatti nel 2010 è stato prodotto il 2,4% in più rispetto al 2009, anno che ha visto il numero di forme scendere per la prima volta sotto i tre milioni.
Anche se non sono mancati gli operatori che hanno sentito puzza di speculazione sull’improvviso rialzo, la maggior parte degli stagionatori non si è tirata indietro, e così anche il numero di scorte delle forme è diminuito considerevolmente (si parla di un -5,8% rispetto a novembre 2009, e addirittura di un -13,3% considerando solamente le giacenze di formaggio di oltre diciotto mesi). Non altrettanto positivo, tuttavia, è stato il mercato domestico: un’indagine commissionata da Afidop (Associazione formaggi italiani dop) ha appurato come gli acquisti al dettaglio nel quadrimestre giugno-settembre 2010 siano diminuiti del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2009. La perdita è stata però compensata dal commercio estero, che è andato a gonfie vele: le esportazioni nei primi nove mesi del 2010 sono aumentate di oltre il 10%.