2010 anno piu’ caldo e piovoso della storia
Il clima dell’anno appena trascorso è stato molto dannoso per l’agricoltura: basti pensare all’esempio italiano delle alluvioni avvenute in Veneto, che però sono solo una piccola manifestazione del grande problema che sta affliggendo l’intero pianeta. Secondo i dati del National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) e del suo Global Historical Climatology Network, infatti, il 2010 è stato l’anno più caldo e più piovoso dal 1880, cioè da quando viene effettuato questo tipo di rilevazione*.
Nel dettaglio, la temperatura media globale sulla terra registrata nel primo decennio del nuovo millennio è stata di 14,389 gradi celsius, con un aumento dello 0,3% rispetto al decennio precedente: la cifra è la più alta degli ultimi duecento anni, a dimostrazione del fatto che i cambiamenti climatici stanno sconvolgendo l’intero equilibrio della Terra, la quale sta reagendo con continui disastri naturali.
Il settore agricolo, ovviamente, risulta il più danneggiato da tali catastrofi: per citare gli esempi più recenti, nel 2010 sono andate distrutte innumerevoli coltivazioni in Cina, India e Pakistan a causa delle alluvioni, che tra il vecchio e il nuovo anno hanno colpito anche l’Australia e il Brasile. Tali disastri stanno mettendo in subbuglio l’intero mercato agricolo: gli operatori del settore conoscono bene, ad esempio, l’aumento del prezzo del grano dovuto al crollo della sua produzione in Russia, avvenuta a causa dell’insolito caldo.
Va detto che l’Italia sembra un passo più avanti rispetto ad altri Stati (nel nostro paese le rilevazioni di Isac-Cnr hanno evidenziato come il 2010 sia al diciannovesimo posto tra gli anni più caldi dal 1800 ad oggi). Ma l’abbattimento delle emissioni di gas serra è un urgenza che deve essere compiuta più velocemente che mai. Non solo per salvare il settore agricolo, bensì l’intera umanità.
*Il dossier del Noaa, in inglese, è rintracciabile a questo link: www.noaanews.noaa.gov/stories2011/20110112_globalstats.html