Ogm in Europa

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L\'Ue: sulla materia decidano i singoli Stati

Nessuno si azzarda a prendere una decisione sulla calda questione degli ogm. Dopo la riunione fra gli assessori all’agricoltura delle varie regioni italiane, tenutasi lo scorso 8 settembre, si è infatti deciso di rimandare la discussione al 30 settembre, «perchè è emersa la necessità di controllare se il lavoro svolto da noi fino ad ora sia compatibile con l’ultimo annuncio dell’Unione Europea sull’argomento, reso noto a luglio e riguardante una nuova norma che consentirà ad ogni Stato la libertà di scelta sulla coltivazione o meno degli ogm», come ha annunciato il coordinatore degli assessori Dario Stefano.

Coldiretti, Cia e Legambiente, oltre ai tanti comitati contro gli ogm, hanno espresso molta soddisfazione per la decisione degli assessori regionali. Confagricoltura, invece, si è lamentata dell’«ennesimo tentativo di evadere dall’urgenza di prendere una decisione in materia», come ha dichiarato il presidente Federico Vecchioni, favorevole all’introduzione del biotech in Italia.

Il governo, intanto, ha cominciato ad analizzare la proposta della Ue. Secondo il Pdl, ha dichiarato l’esponente Paolo Scarpa Bonazza Buora, presidente della Commissione agricoltura in Serato, «l’introduzione degli ogm nel nostro paese è inopportuna, in quanto il nostro sistema agroalimentare è incentrato sulla qualità e sul riconoscimento dei prodotti».

Agrinotizie


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