Vespa cinese
Da due anni è l’incubo dei proprietari dei castagneti emiliano-romagnoli: il Dryocosmus kuriphilus, meglio conosciuto come vespa cinese, dal 2008 sta proliferando negli ambienti montani della regione. Ma il Servizio fitosanitario, con il finanziamento delle casse regionali, finalmente ha dato il via al progetto per eliminare il terribile parassita. Per farlo si utilizzerà il suo nemico naturale, il parassitoide Torymus sinensis, che da quest’estate sta venendo iniettato nei castagneti di Pavullo (Modena), Sasso Marconi (Bologna), Castelnuovo ne’Monti (Reggio Emilia) e Santa Sofia (Forlì-Cesena). Gli operatori del servizio fitosanitario sperano che, grazie all’azione del vento, il parassita si diffonda man mano in tutti i castagneti dell’Appenino, in modo da debellare completamente la vespa cinese. Quest’ultima, infatti, sta rovinando l’economia e l’immagine del territorio, fortemente basate sulla produzione del marrone.