Formaggi, export record
Proseguono le buone notizie sulle vendite di Grana Padano e Parmigiano Reggiano: le esportazioni dei due formaggi verso gli Stati Uniti sono incrementate del 49% in un solo anno, facendo segnare un vero e proprio record. È quanto è emerso dall’ultima indagine di Coldiretti, resa nota la scorsa settimana e relativa al commercio estero nei primi cinque mesi del 2010. Ma le esportazioni verso gli Usa, che comunque rimangono i maggiori acquirenti dei prestigiosi formaggi, non sono le uniche positive: anche in Europa, infatti, le vendite sono aumentate del 18%.
Il trend positivo non riguarda però solo i due marchi più conosciuti, dato che Coldiretti ha segnalato che le esportazioni di tutti i prodotti caseari italiani sono cresciute in media del 12%. Bene anche il mercato interno, che nei primi sei mesi dell’anno ha segnato il +6,2% per il Grana Padano e il +2,7% per il Parmigiano Reggiano.
Ma queste cifre, seppure molto soddisfacenti, potrebbero ancora aumentare nel caso i marchi dei due formaggi “made in Italy” per eccellenza fossero più tutelati: Grana e Parmigiano sono infatti i prodotti caseari più copiati nel mondo. Ovunque si trovano etichette con nomi simili, dal “Parmesao” brasiliano al “Parmezan” rumeno, per non parlare del “Regianito” argentino, che di certo non aiutano i prodotti originali ad imporsi. In Unione Europea i falsi sono meno frequenti grazie alle leggi comunitarie che proteggono il marchio, ma già negli Stati Uniti la situazione è tragica: ad essere originale è una scaglia di formaggio su otto, dato che, per le diecimila tonnellate esportate di Grana e Parmigiano, se ne producono settantamila di fantomatico “Parmesan”.