E’ iniziata la lotta contro il killer del castagno

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Il Mipaaf ha deciso l\'arma biologica per combattere il Cinipede, insetto killer del castagno: sarà debellato grazie al suo antagonista, il Torymus.

La lotta biologica contro l’insetto killer delle castagne ha preso il via, grazie a una tavola rotonda costituita al Ministero delle Politiche Agricole insieme a Coldiretti e altri esperti e organizzazioni di settore appositamente per prendere decisioni sulla scottante questione. Il Cinipede galligeno del castagno (nome scientifico: Drycosmus kuriphilus), temibile insetto che ha irrimediabilmente danneggiato i castagneti di mezza Italia, ha già portato alle proteste di piazza degli agricoltori di Veneto, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Calabria e Campania: una decisione del Mipaaf per debellare l’insetto si è allora rivelata necessaria.

La guerra contro il Cinipede, come detto, sarà di tipo biologico, e consisterà nella diffusione di un altro insetto, il Torymus sinensis, che è l’antagonista naturale del killer delle castagne. Al momento è questa l’unica soluzione possibile per proteggere senza controindicazioni i circa 780 mila ettari di boschi di castagno presenti in Italia, e colpiti da un insetto che rischia di compromettere il lavoro di 34 mila aziende agricole e 100 mila lavoratori.

Nel dettaglio sono queste le misure, disponibili sin da subito, stabilite oggi dal Mipaaf: la costituzione di aree di pre-moltiplicazione del Torymus sinensis individuate dalle singole Regioni e finanziate dal Ministero; il potenziamento del centro di moltiplicazione Divapra dell’Università di Torino (primo laboratorio italiano a far moltiplicare il Torymus); la valutazione delle linee guida di ricerca, tra le quali quelle sull’adattamento al territorio del Torymus, sulla sua ibridazione con specie indigene e sull’incidenza del Cinipede sulla produzione di castagne; il raccordo con l’Istituto Nazionale di Economia Agraria e con le altre associazioni territoriali per la fornitura di dati sulla presenza del Cinipede nei castagneti e sulle procedure di contrasto.

Da parte sua, Coldiretti, che ha partecipato in primo piano alle proteste e alle trattative col Mipaaf, si è detta soddisfatta per la decisione immediata ed efficace, ma ha auspicato anche un maggiore coordinamento istituzionale tra i rappresentanti del comparto a livello nazionale, nonché l’inserimento della castagna tra la frutta a guscio e l’erogazione di aiuti disaccoppiati a livello comunitario.

Agrinotizie


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