Accordo Ue-Mercosur, ci perde l’agricoltura

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Lo scenario più pessimista sull\'accordo economico parla di una perdita di tre miliardi di euro all\'anno per il solo settore della carne bovina, che sarebbe il comparto agricolo più danneggiato.

L’ipotesi di un accordo commerciale tra l’Unione Europea e gli Stati del Mercosur (Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay) è in circolazione da maggio 2010 su proposta della presidenza spagnola Ue, e insieme alle ipotesi si sono scatenate anche le proteste degli agricoltori europei. Sarebbero questi ultimi, infatti, i soggetti più danneggiati da tale accordo economico: a sostenerlo non sono solo le organizzazioni di settore di tutta europa, ma anche il Centro di ricerche della Commissione europea, che ha di recente espresso le sue valutazioni sulle conseguenze dell’accordo: l’ipotesi più pessimista parla di una perdita consistente per tutto il comparto agricolo europeo.

La causa di tutto ciò è soprattutto la carne, che se importata dall’America Latina provocherebbe una flessione dell’intero comparto agricolo europeo di almeno il -3,2%, con le peggiori conseguenze, ovviamente, per il mercato interno della carne bovina, che sarebbe costretto a diminuire la propria produzione di 150 mila tonnellate annue e i propri prezzi di almeno un 8% in meno: la perdita economica ammonterebbe ad almeno tre miliardi di euro all’anno. Per arrivare a queste cifre, il rapporto del Centro di ricerche ha ipotizzato l’importazione di 200 mila tonnellate di carne bovina dai paesi del Mercosur, che provocherebbe la crisi soprattutto dei mercati inglese, francese e irlandese, con redditi in calo dal -2% al -4,3%.

Il Centro di ricerche ha però ipotizzato anche uno scenario più ottimista, simulato sulla base dell’ipotesi di accordo presentata dall’Unione Europea nel 2004 (poi interrotto e ripreso, appunto, a maggio 2010): in questo caso la produzione di carne bovina calerebbe di sole 20 mila tonnellate, il valore della produzione di 250 milioni di euro all’anno e i redditi del -0,5%. Ma l’impatto non sarebbe comunque da sottovalutare.

Inoltre, sul tavolo della trattativa non c’è solo la carne, che rimane comunque il prodotto alimentare di punta dell’America Latina. L’accordo tra Ue e Mercosur non ignorerà di sicuro lo zucchero, altra massiccia produzione sudamericana, nonchè il vino, punto di forza dell’Argentina, e la frutta semilavorata. Prodotti che l’Ue importerebbe dal Mercosur tramite un canale preferenziale, in cambio della reciprocità sudamericana nel campo del riconoscimento delle Igt europee.

Ma in questa trattativa incombe un elemento ancora più grande: il Wto. L’Organizzazione mondiale del commercio potrebbe infatti non riuscire a completare l’Agenda di Doha, spianando la strada all’accordo Ue-Mercosur, che porterebbe comunque al vecchio continente una crescita del pil stimata tra i 17 e i 21 miliardi di euro, almeno secondo la Direzione generale del commercio. Se invece l’ambizioso progetto del Wto fosse completato (anche se l’ipotesi per ora è poco probabile), esso si sovrapporrebbe alla trattativa Ue-Mercosur, che finirebbe in un nulla di fatto, interrompendo i sogni di una grande crescita europea provocata dall’aumento delle esportazioni in America Latina, soprattutto per quanto riguarda i settori automobilistico, telecomunicativo e dei servizi. A dispetto, in ogni caso, del settore agricolo, che avrà le sue risposte solo dal 4 all’8 luglio: per questa data è infatti fissata a Bruxelles la prossima tornata di colloqui tra Ue e Mercosur.

Agrinotizie


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