Agricoltura Usa, si continua a volare

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Il presidente Obama gioca tutte le sue carte sul settore agricolo per riprendersi dalla crisi economica. Qualche problema, invece, per il bioetanolo.

La celebre svolta del presidente degli Usa Obama a favore della green economy non riguarda solo, come tanti pensano, le energie rinnovabili. Anzi, il comparto su cui il presidente si sta concentrando maggiormente è tutt’altro: il settore agricolo. Nel 2010, infatti, le esportazioni agroalimentari statunitensi hanno raggiungo il loro record storico, con 116 miliardi di dollari, riuscendosi ad affermare anche in mercati che hanno sempre più venduto che comprato, come la Cina. Le ripercussioni sono state positive anche sul mercato della macchinizzazione agricola: trattori +4%, mietitrebbie +54% a gennaio 2011 rispetto a gennaio 2010.

Proprio per questo gli agricoltori a stelle e strisce vengono ritenuti uno dei motori principali per rilanciare l’economia del Paese, e non a torto: come ha sottolineato un’indagine del Dipartimento per l’agricoltura degli Stati Uniti, infatti, ogni miliardo di dollari di esportazioni di prodotti agricoli genera ottomila posti di lavoro. Basta fare due conti per capire quanto sia importante questo settore negli Usa, e quanto diventerà importante se gli obiettivi di Obama verranno realizzati: l’auspicio del presidente è di raddoppiare entro il 2014 la presenza dei prodotti agricoli statunitensi nei mercati esteri.

Quando si parla di green economy, tuttavia, non si possono trascurare le energie rinnovabili. E qui pare invece che gli Usa abbiano qualche problema: Il Dipartimento per l’energia degli Stati Uniti ha infatti di recente annunciato la sua preoccupazione per quanto riguarda il bioetanolo, che non è presente in un numero sufficiente di infrastrutture per poter rispettare i piani produttivi indicati dallo stesso Dipartimento. Il numero di vetture in grado di utilizzare bioetanolo ammonta infatti a soli 7,3 milioni, che rispetto all’obiettivo di 240 milioni è un numero misero. Oltretutto, le statistiche del Dipartimento ritengono che dei 7,3 milioni, almeno 3 milioni non utilizzano questo carburante, preferendo il diesel o la benzina.

L’obiettivo del Dipartimento, a questo punto, pare irraggiungibile. Negli Usa esistono infatti circa duemila pompe erogatrici di bioetanolo, installate nel giro di vent’anni. Ma per poter raggiungere gli obiettivi del Dipartimento entro il 2022, servirebbe installare almeno duemila pompe all’anno.

Agrinotizie


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