Le immatricolazioni paese per paese

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L\'Italia non è l\'unico Stato europeo ad avere chiuso il 2010 con un forte calo di immatricolazioni dei trattori. Salvi solo Portogallo, Svezia e Repubblica Ceca.

Le immatricolazioni dei trattori nel 2010 sono state generalmente in calo in tutta Europa, e questa è una notizia nota già da tempo. Ma molto interessante è analizzare la situazione di ogni singolo paese, come ha fatto il mensile specializzato Mad, scoprendo che l’Italia, che l’anno scorso ha perso oltre il 14% di immatricolazioni rispetto al 2009 (vedi i dettagli regione per regione), non è l’unico paese ad essere in grande difficoltà in questo settore. Ancora peggio sono infatti messe Slovenia, Francia e Lituania, ovvero i tre Stati in cui il calo di immatricolazioni è stato più grave: rispettivamente, -22,3%, -21,2% e -20,9%.

Anche in Spagna la situazione non è delle migliori: il 2010 ha visto un calo del -10,5%, al quale va sommato il -25,3% subìto nel 2009. La ripresa della meccanizzazione agricola, insomma, in questo paese sembra ancora molto lontana. Ma anche Regno Unito (-11,1%) e Olanda (-6,4%) non se la spassano di certo. Al contrario, la Germania è riuscita a contenere le perdite, chiudendo il 2010 con un -3%, senza dubbio più ottimistico rispetto al -5,7% del 2009. Gli altri paesi europei in contrazione hanno invece delle minori preoccupazioni, anzi, possono dirsi molto soddisfatti dei risultati raggiunti: si tratta di Belgio (-0,9% contro il pesante -31,1% del 2009) e Finlandia (-1,4% contro il -22,8% del 2009).

Fortunatamente c’è anche qualche paese con il segno positivo. Il Portogallo, ad esempio, è riuscito a rimediare al -11,6% del 2009 con un ottimo +5,9%, mentre la Repubblica Ceca, fortemente provata dal -44,3% del 2009, è riuscita a risollevare un po’ la situazione, chiudendo il 2010 col +8,6%. Più a nord, anche la Svezia l’anno scorso ha ribaltato con un +14,8% il -19,5% dell’anno precedente.

L’indagine di Mad non si è però fermata all’Europa, anzi, ha dato uno sguardo ai due più importanti mercati extraeuropei, quello statunitense e quello brasiliano. Quest’ultimo, neanche a dirlo, sta proseguendo la cavalcata di immatricolazioni, che rispecchia il clima di crescita economica che si respira all’interno del paese. E così, al +38,7% del 2008 e al +2% del 2009, il 2010 si è chiuso con uno straordinario +26%: una crescita di immatricolazioni pari a 11.500 unità su un totale di 55.709 nel solo anno 2010. Anche gli Stati Uniti hanno registrato il segno positivo, e ciò è un bene, visto che il 2008 e il 2009 si erano chiusi rispettivamente con il -9,6% e il -21%: secondo l’Aem (Association of equipment manifacturers) il 2010 ha visto un aumento di immatricolazioni di trattori pari al +6,3%.

Agrinotizie


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