Mais, i progetti per salvare la filiera

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Il Mipaaf ha stanziato 2,5 milioni di euro per finanziare tre iniziative a sostegno dei maiscoltori.

Le semine di mais sono iniziate da circa un mese, ma i maiscoltori italiani sono già preoccupati per la prossima campagna. Rimangono incerti, infatti, molti fattori che potrebbero mettere in difficoltà il loro lavoro, tra i quali principalmente c’è l’andamento ballerino delle quotazioni, ma non mancano anche aspetti sanitari come la contaminazione da microtossine o altre malattie come la diabrotica e la piralide. Se sulla salute del mais si spera sulla buona sorte, riguardo all’andamento dei prezzi lo Stato italiano sta tendando di confortare i propri agricoltori: lo scorso anno, infatti, il Mnistero delle Politiche agricole ha terminato di stendere il suo piano nazionale cerealicolo, che per il mais prevede uno stanziamento di 2,5 milioni di euro a sostegno di tre progetti.

Il più importante, di carattere generale, riguarda una rete nazionale con l’obiettivo di raccogliere tutti i cereali di qualità sul suolo italiano, monitorando dunque il loro stato di salute. Gli altri due riguardano invece il monitoraggio delle microtossine presenti sul mais coltivato in provincia di Roma e lo studio della coesistenza tra mais tradizionale e geneticamente modificato in provincia di Bergamo.

A livello regionale, invece, è la Lombardia la regione più attiva per proteggere la filiera del mais (e non poteva essere altrimenti, dato che essa è anche la regione con il maggior numero di ettari coltivati a questo cereale, circa 220 mila). L’assessorato all’agricoltura ha ovviamente sfruttato le occasioni offerte dalla pac, garantendo l’anticipo dei pagamenti e adottando le misure 121 (ammodernamento delle imprese agricole), 214 A (avvicendamento colturale) e 214 M (agricoltura conservativa), ma ha anche promosso altri sostegni, come gli otto milioni a finanziamento di un programma straordinario per l’applicazione della direttiva nitrati. A livello lombardo negli ultimi otto anni sono partiti comunque ben quindici progetti dedicati al mais, tutti finanziati dalla Direzione generale agricoltura con 2,3 dei 3,6 milioni di euro richiesti. Due, invece, quelli in programma per il futuro più immediato: "Sviluppo delle filiere di alto valore aggiunto nel comparto del mais alimentare" e "Ottimizzazione della coltura di mais nella Pianura Padana".

Agrinotizie


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