Cesena al centro della ricerca agroalimentare

Cesena al centro della ricerca agroalimentare - Immagine
Un accordo firmato lo scorso anno tra Regione e Unibo ha fatto partire i lavori per un nuovo laboratorio di ricerca all\'avanguardia, che interagirà direttamente con le imprese del territorio.

Il primo passo è stato compiuto undici mesi fa: a febbraio 2010 è stato firmato un protocollo d’intesa tra Regione Emilia Romagna e Università di Bologna per favorire l’insediamento di un polo agroalimentare a Cesena. Nel frattempo il cammino è proceduto con grandi risultati, tanto da gettare le basi per fare della cittadina romagnola la capitale della ricerca agroalimentare in Italia, un obiettivo che sarà senza dubbio portato a termine entro pochi anni.

Il progetto balenava nella testa degli amministratori cesenati già da tempo, in quanto il territorio conta già dal 1992 sulla Facoltà di Agraria (un distaccamento dell’Università di Bologna) e di numerose imprese nelle quali operare degli studi nel settore agroalimentare. E così stato fondato il Ciri, centro interdipartimentale di ricerca industriale dotato dei più moderni strumenti per la gestione di un "tecnopolo" come quello frutto dell’accordo firmato a febbraio. In breve, grazie anche alla collaborazione attiva con un centro di ricerca simile situato a Parma, è stato messo in piedi un sistema eccellente, dotato di ricercatori e strutture all’avanguardia e con obiettivi che oltrepassano di gran lunga quelli dei centri di ricerca più tradizionali.

Attualmente i Ciri presenti sul territorio emiliano-romagnolo sono otto (meccanica avanzata, materiali, edilizia e costruzioni, scienze della vita e della salute, ambiente, ict, energia e, appunto, agroalimentare), ma quello cesenate è senza dubbio il più avanzato tecnologicamente. Ogni centro si finanzia autonomamente, ma fa parte di una rete regionale di centri di ricerca che mantengono contatti diretti con le imprese, in modo da agevolare il proprio lavoro di ricerca industriale. E il lavoro del Ciri cesenate si concentra sulle imprese agroalimentari presenti sul territorio, studiando svariati settori che spaziano dall’ortofrutta ai derivati dei cereali, con una nota importante che riguarda il vino.

Al Ciri esiste un moderno impianto in grado di simulare tutto ciò che avviene in una grande industria: è per questo che è stato necessario aprire un laboratorio ad hoc, anzichè utilizzare lo spazio disponibile in Villa Almerici (la sede della Facoltà di Agraria di Cesena, nella foto), la quale non avrebbe potuto ospitare un’attrezzatura di tali dimensioni. E’ al Ciri, però, che gli studenti potranno adoperare questa ed altre moderne strumentazioni. In attesa del 2013, quando sarà terminato un nuovo laboratorio di 1300 metri quadrati, proprio adiacente alla Facoltà di Agraria.

Agrinotizie


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