Omologazione macchine agricole, passi in avanti

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Il governo potrebbe recepire entro fine anno la nuova normativa europea

L’Unione Nazionale Contoterzisti invita il governo a recepire il prima possibile quanto indicato nella "Mother Regulation", il Regolamento europeo per l’omologazione delle macchine agricole entrato in vigore il 1° gennaio di quest’anno e rimasto da allora ai box.

«Forse qualcosa si sta sbloccando. Nei mesi scorsi gli Stati membri hanno inviato a Bruxelles i loro dubbi interpretativi sull’applicazione della Mother Regulation. Per la fine di settembre sono però attesi i chiarimenti dalla Commissione europea. Entro la fine dell’anno il governo ha quindi il tempo per adeguare la normativa italiana a quella europea, meglio se attraverso circolari o decreti, perché modificare il Codice della strada rappresenterebbe un’ulteriore perdita di tempo», afferma il presidente di Uncai, Aproniano Tassinari.

Se esistevano dubbi interpretativi, resta tuttavia poco chiaro come costruttori e concessionari abbiano potuto già mettere sul mercato mezzi con omologazione europea. Le nuove prescrizioni costruttive e funzionali per tutelare la sicurezza dell’operatore e rispettare l’ambiente erano infatti note da tempo. Le norme per la circolazione stradale riguardano invece l’utilizzo dei mezzi agricoli e i vari Paesi mantengono il diritto di regolamentare la circolazione sul proprio territorio, ponendo dei limiti sulla velocità, sulla massa e sulle dimensioni.

«Il governo ha tuttavia già manifestato l’intenzione di adeguarsi alla normativa europea che mette ordine su diversi componenti e sistemi chiave dei mezzi agricoli, tenendo conto dell’upgrade tecnico che c’è stato», aggiunge Tassinari. In particolare, aumentano considerevolmente i pesi trainabili dai trattori agricoli, oggi limitati dai ganci Cuna con vincoli rimasti ingessati dal decreto ministeriale del 1983. In virtù della maggiore sicurezza garantita dai nuovi ganci a perno fisso (piton) e a sfera, la Mother Regulation porta la massa massima rimorchiabile da 20 a 24 tonnellate per i mezzi a 3 assi e a 32 per quelli a 4 assi.

«Più che sui costruttori, l’impatto del regolamento europeo rischia di pesare sui contoterzisti che hanno già acquistato i nuovi mezzi, non potendo sfruttarli appieno finché il regolamento non sarà recepito. Quest’anno rimorchi e mezzi omologati sono stati costretti a viaggiare sottocarico per restare nel limite delle 20 tonnellate di massa trasportabile, con rallentamenti dei cantieri di raccolta, più trasporti, più consumo di carburante e più inquinamento e meno sicurezza stradale».

Per fornire agli agricoltori servizi il più possibile convenienti, i contoterzisti prestano sempre massima attenzione alle novità presenti sul mercato, investendo in ciò che può portare vantaggi per l’agricoltura. «Se le quasi mille pagine di questi anonimi regolamenti partoriti a Bruxelles arriveranno in campo con ulteriori ritardi, non solo saranno vanificati gli investimenti già fatti dai contoterzisti, ci rimetterà anche la nostra agricoltura», conclude Tassinari.

Agrinotizie


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