Nocciole, aumenta l’import italiano

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La produzione del nostro paese non riesce a soddisfare il fabbisogno interno. Il rapporto Ismea.

L’Italia continua a rimanere uno dei principali importatori mondiali di nocciole. La produzione nazionale – che oscilla intorno alle 100.000 tonnellate di prodotto in guscio – non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno interno; e così le importazioni del prodotto continuano ad aumentare a ritmi serrati, come evidenzia un recente rapporto Ismea elaborato in base a dati Istat.

Nocciole: importazioni per campagna, da settembre ad agosto (dati in tonnellate)

Ismea stima che negli ultimi anni le importazioni di nocciole (sgusciate, in guscio, semilavorate e tostate) sono equivalenti a circa 80.000 tonnellate di prodotto in guscio a campagna, con un esborso di circa 200 milioni di euro. Per convenzione, la campagna va dal mese di settembre ad agosto dell’anno successivo.

Nocciole: import dell’Italia per campagna (dati in migliaia di euro)

I dati relativi al periodo settembre 2012-giugno 2013 mostrano un aumento delle importazioni del 22% in volume e del 18% in valore. Le nocciole sgusciate sono il prodotto maggiormente importato (circa 28.000 tonnellate); a seguire si collocano le importazioni di nocciole in guscio (7.445 tonnellate), quelle di nocciole lavorate (4.200 tonnellate) e quelle di nocciole tostate (124 tonnellate).

Nocciole: ripartizione dell’import dell’Italia della campagna 2012/13 (dati in valore)

Tra settembre 2012 e giugno 2013 le importazioni di nocciole sgusciate sono ammontate a 27.625 tonnellate, con un incremento del 14% rispetto alle 24.140 tonnellate della precedente campagna. Le importazioni dalla Turchia hanno riguardato 26.830 tonnellate di nocciole sgusciate, che in termini relativi costituiscono il 96% delle importazioni italiane. Alle spalle della Turchia si colloca la Georgia, con importazioni per 545 tonnellate pari al 2% delle importazioni complessive. Questo dato è però in netta flessione rispetto allo stesso periodo della campagna precedente.

Un discorso analogo può esser fatto per l’Azerbaigian, le cui esportazioni verso l’Italia dell’ultima campagna sono passate da 1.760 tonnellate a zero.

Nocciole sgusciate: import dell’Italia per campagna (dati in tonnellate)

Nel periodo preso in esame le importazioni di nocciole lavorate sono ammontate a 4.180 tonnellate, con una flessione del 13% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente. Il 91% di queste importazioni proveniva dalla Turchia.

Alle nocciole lavorate si aggiunge il prodotto tostato, che riguarda quantitativi modesti: infatti, tra settembre 2012 e giugno 2013 sono arrivate dalla Turchia 87 tonnellate su un totale di 124 tonnellate di nocciole tostate importate dal nostro paese.

Nocciole lavorate: import dell’Italia (dati in tonnellate)

Per quanto riguarda le nocciole in guscio, tra settembre 2012 e giugno 2013 ne sono state importate 7.445 tonnellate. Si tratta di un quantitativo triplo rispetto alla campagna precedente. Le importazioni di nocciole in guscio riguardano quasi esclusivamente il prodotto proveniente dal Cile, che si concentra nel periodo aprile-luglio. Infatti, dal paese latino-americano provengono circa 5.900 tonnellate di prodotto in guscio, che corrispondono al 79% del totale. Solo 1.000 tonnellate provengono dalla Repubblica Ceca (13%).

Nocciole in guscio: import dell’Italia (dati in tonnellate)

fonte: Ismea

Agrinotizie


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