Pomodoro nord Italia, campagna 2013 difficile

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Manca ancora la metà del pomodoro rispetto agli anni passati. E non si pronosticano adeguati recuperi.

La campagna del Distretto del pomodoro da industria del nord Italia si conferma sempre più difficile. I dati raccolti dal Distretto – l’organizzazione interprofessionale che rappresenta il 99% della filiera del pomodoro da industria del nord Italia – mostrano un quadro particolarmente critico, visto che all’inizio di settembre la quota del prodotto consegnato su quanto contrattato si attesta soltanto al 39,47%. L’unica nota positiva arriva dalla buona qualità del pomodoro, con un brix medio ponderato pari a 5, ma il problema principale resta la scarsità di materia prima come dimostra il confronto con l’andamento delle campagne degli anni passati: nello stesso periodo del 2012 si era già consegnato il 67% del contrattato, mentre nel 2011 si era addirittura al 71%.

Per dare un’idea del ritardo e delle difficoltà del 2013 la percentuale di raccolta attuale, prossima al 40%, era stata raggiunta, rispetto a quest’anno, con due settimane d’anticipo nel 2012 e addirittura con tre settimane d’anticipo nel 2011. La raccolta del poco pomodoro di quest’anno Il 39,47% attualmente raggiunto corrisponde a 981.547 tonnellate conferite rispetto alle 1.720.036 tonnellate dello scorso anno e a 1.922.418 di due anni fa. In sostanza manca ancora quasi la metà del pomodoro rispetto agli anni passati, e con l’attuale andamento della campagna non è facile pronosticare recuperi particolarmente significativi, vista l’incognita del maltempo che, come già accaduto nei mesi scorsi, potrebbe ulteriormente condizionare in negativo l’andamento della campagna in corso nel mese di settembre.

La campagna di quest’anno, partita già con una contrazione delle superfici effettive del 12,8%, pari a -4.289 ettari rispetto al 2012, è stata fortemente condizionata dal maltempo primaverile, che ha fatto slittare i trapianti di un mese e anche il tendenziale recupero che il Distretto aveva auspicato tra fine agosto e inizio settembre, è stato complicato da condizioni atmosferiche non del tutto favorevoli alla maturazione del pomodoro.

Al momento attuale è ancora difficile fare previsioni, ma vista la lentezza della campagna imputabile ai ritardi nella semina, ai conseguenti ritardi nella raccolta causati dal maltempo e alla difficoltà di maturazione del prodotto, potrebbero esserci dei problemi nel raggiungimento degli obiettivi produttivi e si potrebbe determinare un significativo ammanco del prodotto richiesto sul mercato. Ad oggi, tuttavia, il Distretto non ha ancora formulato nessuna previsione sulle quantità che saranno complessivamente raccolte a fine campagna né sull’ammanco prevedibile di materia prima.

Da parte di Pier Luigi Ferrari, presidente del Distretto del pomodoro da industria del nord Italia, è arrivato un nuovo invito alla coesione per la compattezza della filiera: «Il momento non è certo dei più facili viste le tante difficoltà che si sono dovute affrontare nel corso di questa campagna, ma il Distretto garantisce il massimo impegno negli ambiti di propria competenza affinché le problematiche possano essere superate con successo e si possa favorire un comparto che produce una delle eccellenze economiche italiane».

Agrinotizie


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