AgrinotizieMercato cereali, stime raccolti in aumento
di Sergio Pitzalis
Per il mercato cerealicolo quella appena trascorsa è stata una settimana caratterizzata da pochi spunti interessanti anche per i mercati fisici, a causa della festività infrasettimanale negli Stati Uniti.
In Europa sono usciti i dati previsionali dall’agenzia ucraina APK, la quale si allinea alle già buone previsioni del Dipartimento dell’agricoltura americano e l’agenzia Agritel. In particolare, sul raccolto ucraino si parla di un incremento di grano tenero del 17% rispetto allo scorso anno e di una aumento delle esportazioni pari al 26% sul 2012/13.
Oltre che dall’Ucraina, anche dalla Russia giungono buone notizie. La produzione di grano qui dovrebbe essere in crescita del 36% rispetto allo scorso anno, così come riferisce il ministero dell’agricoltura russo. A livello nazionale, 2,7 milioni di ettari di cereali sono stati raccolti finora, producendo un raccolto di 9,7 milioni di tonnellate con un rendimento medio di circa 3,56 tonnellate per ettaro, pari ad un incremento del 22%. L’anno scorso, il raccolto si attestava a 5,5 milioni di tonnellate con un rendimento medio di 2,83 tonnellate.
La Fao ha aumentato la previsione mondiale di grano. Le sue stime parlano di un raccolto record mondiale di 704 milioni di tonnellate, superiori alle indicazioni Usda. L’aumento è pari al 6,8% rispetto al 2012. Infine, notiamo che quando i raccolti sono particolarmente positivi, come sta accadendo quest’anno, gli operatori del settore si concentrano sulle mosse della Cina sui mercati dei cereali. Tutto ciò che riguarda importazioni e produzione di frumento del colosso cinese, determina sempre consistenti variazione sui prezzi.
Per il momento, dai mercati asiatici non si hanno notizie particolarmente interessanti in tal senso: si parla di una generica riduzione di produzione interna cinese ma senza ripercussioni particolari, così come le importazioni sembrano riviste al rialzo di appena 500 mila tonnellate rispetto al previsto. Veramente poco per incidere sui prezzi a termine in questo momento.
Come dicevo la scorsa settimana, dispiace non poter importare le tecniche di previsioni dei prezzi internazionali sul nostro mercato interno; sarebbe un valore aggiunto per i nostri agricoltori assai importante. Il mercato merci di Bologna e Milano continua a non far prezzo ormai da settimane. Si comprende, allora, quanto sia importante per gli agricoltori almeno legarsi alla tendenza dei mercati esteri, dove ogni variazione internazionale determina anche un movimento dei prezzi dei nostri prodotti.
Future wheat: Venerdì sera il contratto sul wheat con scadenza settembre 2013 chiudeva a 6 dollari e 58 cent, mentre il contratto consegna dicembre 2013 chiudeva a 6 dollari e 68 cent. Il corn con scadenza settembre 2013 chiudeva a 5 dollari e 25 cent, mentre la consegna dicembre 2013 chiudeva a 4 dollari e 90 cent. Intanto per acquistare una tonnellata di grano tenero Usa occorrono circa 312 euro più i costi di spedizione.
Grano tenero nazionale n.1 Speciali di forza – p.s. 81 kg/hl,c.e.1%, prot.13,8%: Ad oggi il prezzo del nostro grano tenero Speciali di forza n.1 è fermo rispetto alla scorsa settimana sia alla borsa di Bologna sia alla borsa di Milano. Il grano francese, il Milling Wheat, come ormai sappiamo, segue in modo diretto gli sbalzi registrati dai mercati internazionali, con particolare riferimento al mercato a termine Usa. Il prezzo del contratto con consegna novembre 2013 ha chiuso venerdì a 195,25 euro/tonnellata.
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Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Scriveteci per contattare Sergio Pitzalis e chiedergli qualsiasi informazione: provvederemo a girargli le vostre mail.
