A Bologna un parco per l’agroalimentare italiano

A Bologna un parco per l'agroalimentare italiano - Immagine
Il nuovo parco tematico sorgerà nel capoluogo dell\'Emilia-Romagna grazie a un progetto del Caab, a patto che si trovino tutte le risorse necessarie

Ottantamila metri quadrati per un grande parco di valenza internazionale sul tema dell’agroalimentare italiano, da costruire a Bologna. Questo il nuovo progetto del Caab (Centro agroalimentare di Bologna) dedicato alla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari italiane, dalla produzione orticola e frutticola all’olio d’oliva, passando da riso e cereali, allevamenti, vino, birra, grappe, miele, nocciole, castagne, cioccolato, caffè e tutto quanto di pregiato produce la nostra penisola.

Il nuovo parco agroalimentare di Bologna avrà il nome di ‘FICO’ e ospiterà laboratori, vendita di prodotti, ristorazione, visite didattiche ed eventi di vario genere. Il Caab è riuscito a lanciare questo progetto grazie alla sua nuova strategia di riposizionamento competitivo e di diversificazione delle attività insediate che, da un anno a oggi, ha già consentito il turnaround economico finanziario, e nel medio-lungo periodo punta a garantire l’uso ottimale degli assets e a creare valore per gli azionisti e il territorio.

Proprio in questa prospettiva è stato sottoposto all’approvazione dei soci del Caab un progetto di razionalizzazione delle strutture attualmente destinate al commercio all’ingrosso dei prodotti ortofrutticoli. Il nuovo parco tematico agroalimentare, unico nel suo genere, potrebbe avere un importante impatto positivo sulle prospettive reddituali del Caab, costituendo un vantaggio per gli operatori all’ingrosso, i produttori agricoli insediati e soprattutto per la filiera agroalimentare regionale e nazionale. Ma il guadagno maggiore andrebbe alla città di Bologna, sia in termini di flussi commerciali che turistici. Secondo il Caab, il progetto dovrebbe infatti coinvolgere da 5 a 10 milioni annui di visitatori, un terzo dei quali stranieri, con imponenti flussi didattici e naturalmente con le visite dei residenti in città e in regione. Stime ulteriori prevedono la creazione di un migliaio circa di nuovi posti di lavoro diretti e cinquemila nuovi posti di lavoro nell’indotto, a fronte dell’utilizzo di strutture già esistenti con costi di territorio/cementificazione pari a zero, e con sostenibilità pari al 100% grazie all’impianto fotovoltaico del Caab (16.000.000 kwh), il più vasto su tetto attualmente esistente in Europa.

Il progetto potrebbe consacrare e rilanciare Bologna quale capitale del food italiano, come hanno sottolineato il sindaco Virginio Merola, il presidente del Caab Andrea Segrè e il presidente di Eataly Oscar Farinetti, presentando il progetto alla stampa in un incontro tenutosi lunedì mattina a palazzo D’Accursio.

Tuttavia, la realizzazione effettiva del parco è subordinata a due condizioni ineludibili: il reperimento delle risorse economiche entro la fine del 2013 e la definizione degli accordi contrattuali collegati al progetto, con Eataly e con le aziende attualmente insediate al Caab, che si trasferirebbero in una nuova area caratterizzata da migliori costi di gestione (un risparmio stimato fra il 15 e il 30%) e dal rifornimento chilometro zero di prodotti deperibili direttamente dal mercato ortofrutticolo.

Il parco tematico del Caab potrebbe diventare la struttura di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell’eccellenza agroalimentare made in Italy tramite la ricostruzione delle filiere produttive, ma anche elemento catalizzatore per gli acquisti enogastronomici nel segno della "qualità" e dei prodotti tipici e a denominazione e indicazione protetta da parte di un bacino di utenza molto vasto in Italia e in Europa: dai turisti internazionali, che guardano all’Italia come al cuore pulsante dell’eccellenza agroalimentare nel mondo, al pubblico italiano che potrà coniugare alla gita turistica l’obiettivo di un itinerario fra i gusti e le tipicità regionali, agli studenti delle scuole primarie e secondarie, che si troveranno a disposizione un "atlante tridimensionale" dal quale attingere per una appassionante full immersion nell’educazione alimentare.

L’enogastronomia italiana sarà rappresentata dalla sua genesi in una logica sequenza: stalle, acquari, campi, orti, officine di produzione, laboratori, banchi serviti, grocery, ristoranti. Un vero e proprio itinerario della produzione e del gusto per apprezzare le caratteristiche del cibo italiano in tutto il loro splendore e nella loro inarrivabile eccellenza. Un percorso naturalmente attrezzato con adeguata cartellonistica, audio guide e accompagnatori didattici. Il parco tematico del Caab si propone, sin dall’inizio della sua progettazione, in dialogo costante con i soci e le realtà interne, ma anche con le realtà e istituzioni economiche, culturali, sociali e didattiche di riferimento della città: con l’obiettivo di un ottimale inserimento nel tessuto produttivo, commerciale e turistico, e con il valore aggiunto di un’iniziativa che, negli auspici di tutti, potrebbe diventare effettivo volano di sviluppo nel sistema economico di Bologna e dell’intera Emilia-Romagna.

Clicca qui per scaricare la presentazione in power point del progetto.

Agrinotizie


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