Nuove regole Ue per la sicurezza alimentare

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I nuovi provvedimenti snelliscono la burocrazia e introducono sistemi di verifica più efficienti

Meno burocrazia, più controlli senza preavviso, sanzioni calcolate sulla base degli indebiti profitti realizzati da chi ha violato la legge. Questi i principali provvedimenti adottati dalla Commissione Ue lo scorso 6 maggio in materia di sicurezza alimentare e salute animale e vegetale.

«La semplificazione non può che portare più chiarezza per i produttori e per i controllori e vantaggi in termini di sicurezza alimentare per i consumatori», dichiara il professor Giorgio Donegani, tecnologo alimentare e presidente di Food Education Italy, nonché membro del Comitato di supervisione del progetto Fruitylife "Frutta e verdura, sana e sicura", una campagna di informazione ed educazione rivolta ai consumatori sulla salubrità e sulla sicurezza dei prodotti ortofrutticoli freschi europei, promossa da "Alimos alimenta la salute" con il sostegno dell’Unione europea e del Ministero italiano delle politiche agricole.

Con il nuovo pacchetto normativo, che dopo il vaglio da parte del Parlamento e del Consiglio europeo dovrebbe entrare in vigore dal 2016, verrà infatti semplificata la normativa vigente passando da 70 a 5 atti legislativi che regolamenteranno il settore agroalimentare. Sarà inoltre snellita tutta la parte burocratica legata a processi, procedure e oneri amministrativi cui agricoltori, allevatori e operatori del settore alimentare (produttori, trasformatori e distributori) sono soggetti.

«Un quadro normativo più snello significa più precisione, razionalizzazione ed efficienza – spiega il professor Donegani – Una regolamentazione complessa, molto articolata può diventare contraddittoria e dispersiva. Con il passaggio a 5 atti legislativi, i produttori avranno meno norme ma più chiare, e i controllori dovranno seguire meno linee guida ma più precise e sicure. È auspicabile che anche per il settore ortofrutticolo ci si avvicini sempre di più a quello che avviene nell’ambito della produzione biologica: regole semplici, chiare e inequivocabili, che per i consumatori si traducono nella possibilità di servire in tavola un numero sempre più ampio di prodotti controllati».

Per quanto riguarda le verifiche sul campo, le autorità competenti avranno strumenti più efficaci per accertare che la normativa europea venga osservata e rispettata e gli Stati membri dell’unione dovranno integrare i controlli antifrode con i rispettivi piani nazionali di sorveglianza.

«L’armonizzazione dei controlli tra Stati membri e sistema europeo non creerà grandi problemi – aggiunge il professor Donegani – Sicuramente, grazie a una fase di confronto tra i diversi paesi, il cambiamento sarà percepito in maniera armonica a beneficio dei consumatori finali e senza penalizzare le specificità locali che, eventualmente, potranno essere garantite attraverso il riconoscimento di alcune deroghe».

Per la commercializzazione delle sementi e di altro materiale riproduttivo vegetale sono previste regole più semplici, che mirano a introdurre una scelta più ampia per gli utilizzatori, con l’obiettivo di garantire la produttività, l’adattabilità e la diversità della produzione vegetale e forestale europea. «Aprire a una maggiore varietà delle sementi è un fatto positivo e indispensabile per far fronte ad un impoverimento delle biodiversità e quindi a un’uniformità dei prodotti. Un vantaggio per l’ambiente, per il gusto ma anche per la salute – conclude il professor Donegani. – Consumare sempre gli stessi prodotti espone l’intestino ad uno stimolo ripetuto che a lungo andare ne comporta sofferenza. Variare l’alimentazione serve anche ad evitare lo sviluppo di intolleranze».

Agrinotizie


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