Cereali, primo trimestre: previsioni confermate

di Sergio Pitzalis

Il primo trimestre del 2013, sui mercati internazionali dei cereali, chiude rispettando pienamente le nostre previsioni. Il prezzo medio del grano tenero americano si ferma a 7 dollari e 39 cent per bushel, contro una previsione a inizio anno di 7 dollari e 10 cent per bushel. Ancora più precisa è stata la previsione dell’andamento del prezzo nel corso dei primi tre mesi, con un recupero tra gennaio e la prima parte di febbraio seguito da un calo significativo nel mese di marzo.

Purtroppo, in Italia, in questo momento sono soprattutto le grandi aziende del settore agricolo a sfruttare al meglio le previsioni sui mercati internazionali, mentre la maggior parte degli operatori trova difficoltà nel gestire la propria produzione e trasformazione di frumento in un contesto così particolare.

Per comprendere meglio l’importanza di come i mercati internazionali influiscano sui nostri prezzi, abbiamo sovrapposto la tendenza del wheat americano con il nostro grano tenero tipo n°1-speciali di forza-p.s. 81 kg/hl,c.e.1%, prot.13,8% quotato alla borsa merci di Bologna (vedi grafici sottostanti). Ebbene, il risultato è stato molto interessante, aprendo nuove prospettive di analisi per il nostro mercato, sia in termini di prezzo medio sia in termini di curva di tendenza.

Nel frattempo, i buoni dati pubblicati giovedì scorso da parte del dipartimento dell’agricoltura americano sono state l’ennesima occasione per imporre al prezzo dei cereali e della soia un forte calo, riportando i prezzi sui minimi dell’anno. Adesso si guarda con interesse ai prossimi dati Wasde previsti per mercoledì 10 aprile, dove saranno diffusi gli acri destinati alle varie colture. Anche qui non sono escluse sorprese per i mercati agricoli.

In questi giorni, però, sono i raccolti in nord Europa e in Russia a preoccupare maggiormente i mercati internazionali. Le persistenti precipitazioni e soprattutto il freddo stanno rallentando la maturazione dei raccolti in Francia, Inghilterra, Germania, Ucraina e parte della Russia. Si tratta di un nuovo elemento di instabilità che si sta inserendo sui mercati internazionali, trovando pieno riscontro nelle nostre previsioni trimestrali. In ogni caso, il fenomeno sarà limitato e circoscritto nel tempo e nel prezzo, destinato a rientrare nel giro di qualche settimana.

Venerdì sera il contratto sul wheat con scadenza maggio 2013 chiudeva a 6 dollari e 77 cent, mentre il contratto con consegna luglio 2013 chiudeva a 7 dollari e 2 cent. Il corn con scadenza maggio 2013 chiudeva a 6 dollari e 25 cent, mentre la consegna luglio 2013 chiudeva a 6 dollari e 15 cent. Intanto, per acquistare una tonnellata di grano tenero Usa occorrono circa 314 euro più i costi di spedizione.

Grano Tenero Naz. n.1 Speciali di forza – p.s. 81 kg/hl,c.e.1%, prot.13,8%. Al 4 aprile il prezzo del nostro grano tenero Spec. Forza n.1 è stabile rispetto alla scorsa settimana. In particolare, alla borsa di Bologna il prezzo è compreso tra 260 e 264 euro/t, mentre alla borsa merci di Milano lo stesso tipo di grano è scambiato tra 279 e 291 euro/t. Il grano francese, il Milling Wheat, come ormai sappiamo, segue in modo diretto gli sbalzi registrati dai mercati internazionali, con particolare riferimento al mercato a termine Usa. Il prezzo del contratto con consegna maggio 2013 ha chiuso venerdì a 243 euro la ton.

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Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Scriveteci per contattare Sergio Pitzalis e chiedergli qualsiasi informazione: provvederemo a girargli le vostre mail.