Vino, Italia al top di tutte le classifiche mondiali

Vino, Italia al top di tutte le classifiche mondiali - Immagine
Nel mercato vitivinicolo il nostro paese fa da padrone in tutte le statistiche di Eurostat

Tra i settori di maggiore prestigio dell’agroalimentare italiano, un posto di rilievo è certamente occupato dal vino: oltre che per la qualità, che porta il nostro paese ai vertici delle classifiche mondiali, la coltivazione di viti è importante anche per la quantità di terreno dedicato: l’Italia è infatti al terzo posto in Europa per ettari dedicati ai vitigni, dietro alla Spagna e alla Francia (dati Eurostat sulla stagione 2009/2010).

Più precisamente, la Spagna detiene il 30,6% delle superfici viticole comunitarie, la Francia il 24,5% e l’Italia il 19,6%: si tratta dei tre quarti del totale, detenuto da soli tre paesi. In termini assoluti si tratta rispettivamente di 1 milione, 816 mila e 652 mila ettari. Per i dati più completi rimandiamo alle tabelle sottostanti.

Percentuale di superfici coltivate a vite in Unione Europea su un totale di circa 3,3 milioni di ettari (dati Eurostat)
Paese 2006/2007 2009/2010 Var. %
Spagna 30,2 30,6 +1,3
Francia 24,1 24,5 +1,7
Italia 20,0 19,6 -2,0
Portogallo 6,6 7,1 +7,6
Romania 4,9 5,4 +10,2
Germania 2,8 3,1 +10,7
Bulgaria 3,7 2,3 -37,8
Ungheria 2,3 2,1 -8,7
Grecia 1,9 2,0 +5,3
Austria 1,4 1,4 0
Altri 2,1 1,9 -9,5
Totale 100 100



Aree coltivate a vigneto in Ue in migliaia di ettari (dati Eurostat)

Paese 2006/2007 2009/2010 Var. %
Spagna 1100 1019  
Francia 880 816  
Italia 730 652  
Portogallo 239 237 -0
Romania 178 182 +2,2
Germania 102 103 +1,0
Bulgaria 136 76 -44,1
Ungheria 85 71 -16,5
Grecia 70 68 -2,9
Austria 51 46 -9,8
Altri 75 65 -13,3
Totale 3646 3335 -8,5

 

Se si osservano i dati sulla resa, la situazione si ribalta: in testa troviamo la Germania, con un valore di 89,9 ettolitri di vino ottenuti da un ettaro di vitigno; seguono l’Italia (73,3 ettolitri) e la Francia (56,1) mentre la Spagna crolla all’ottavo posto (34).

Resa dei vitigni nei principali paesi Ue in ettolitri per ettaro (dati Eurostat)
Paese 2006/2007 2009/2010 Var. %
Germania 87,9 89,9 +2,3
Italia 72,1 73,3 +1,7
Francia 59,2 56,1 -5,2
Austria 43,7 51,7 +18,3
Grecia 55,8 45,4 -18,6
Ungheria 36,9 45,0 +22,0
Romania 29,3 36,9 +25,9
Spagna 35,0 34,0 -1,7
Portogallo 36,1 24,8 -21,5
Romania 12,9 16,3 +26,4
Media Ue 51,2 50,1 -2,1

 

I benefici degli aiuti europei si vedono immediatamente: i paesi con il maggiore exploit di resa sono proprio quelli in cui, negli anni presi in esame, l’accesso ai finanziamenti è migliorato notevolmente. A ciò si aggiunge l’aumento della meccanizzazione in viticoltura, che ha facilitato il lavoro in questo settore.

Ma l’aspetto importante è la presenza del nostro paese in cima a tutte le tabelle prese in esame: al contrario degli altri stati (Francia esclusa), la viticoltura italiana si conferma un’eccellenza in ogni aspetto, compresi la produzione globale di vino (+4% nel 2012) e il valore delle esportazioni (+8%). Insomma, il settore vitivinicolo è forse il comparto agricolo che sopravvive più facilmente alla crisi economica che sta colpendo le imprese italiane ed europee. Lo confermano l’andamento dei prezzi, secondo Ismea saliti nel 2012 rispetto al 2011, e i dati diffusi dalla Cia in occasione dell’ultimo Vinitaly, che affermano la presenza di 250 mila aziende vitivinicole con oltre 200 mila addetti (di cui 50 mila giovani) nel nostro paese.

Il settore vitivinicolo italiano ha sempre puntato sulla qualità e sulla tipicità, e la scelta si è dimostrata vincente: con 521 vini a denominazione di origine controllata (per circa 30 milioni di ettolitri), che costituiscono due terzi della produzione nazionale di vino, questo mercato è riconosciuto in tutto il mondo per la sua eterna qualità. Lo dimostrano anche i dati sulle esportazioni: secondo Eurostat, nel mercato dell’Unione Europea che è leader dell’export di vino nel mondo con 92,9 milioni di ettolitri (60% della quota globale), l’Italia è il primo paese con il 19,6% di quota nel mercato mondiale in termini di volume esportato. Anche se la Francia continua a rimanere in testa in termini di valore, il primato vinicolo del nostro paese è un aspetto su cui continuare a investire.

 

Agrinotizie


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