Piemonte leader negli agrofarmaci sostenibili

Il Piemonte è un esempio in tutta Europa per l’utilizzo di agrofarmaci. Lo ha ribadito la Commissione Politiche Agricole del parlamento italiano, che ieri ha Roma ha esaminato il nuovo decreto legislativo sull’utilizzo sostenibile degli agrofarmaci, elaborato dall’assessore piemontese all’agricoltura Claudio Sacchetto, affermando che si tratta di una tra le migliori realtà a livello europeo per il monitoraggio fitosanitario.

Secondo l’Istat, negli ultimi dieci anni l’utilizzo di agrofarmaci in Italia è diminuito sia in termini quantitativi (-6,5% di prodotti, per una riduzione di oltre 10.000 tonnellate di fitosanitari) che qualitativi (la tipologia di principi attivi utilizzati è sempre stata di minore impatto sull’ambiente). E il Piemonte è la regione più virtuosa in merito: il suo comparto ortofrutticolo si distingue anche nei risultati ottenuti dai continui monitoraggi sulla presenza di residui di sostanze fitosanitarie nel prodotto finale.

L’Ipla, che si occupa di queste analisi in Piemonte, dal 2003 al 2010 ha analizzato circa 5000 campioni di prodotti ortofrutticoli, acque irrigue e reflue di magazzino, suoli sospettati di contaminazione, miele, api. Nel 2010 i prodotti con una quantità di residui non idonea era minore dello 0,5%: un dato eccellente in confronto alla media europea che nel 2009 superava il 3%.

Si compiace del risultato l’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte Claudio Sacchetto: «Siamo di fronte a una situazione di eccellenza confermata dai numeri: non solo l’Italia primeggia in Europa per la gestione e il monitoraggio dell’utilizzo di agrofarmaci, ma ha persino raggiunto gli obiettivi formalizzati dalla direttiva europea con un anticipo di parecchi anni rispetto agli altri paesi».