‘Agropirateria, servono soluzioni internazionali’

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Giardina, vicepresidente Confagricoltura, lancia quattro proposte al ministero dello sviluppo economico

«L’agropirateria provoca danni incalcolabili all’agricoltura, ma non si riescono a trovare soluzioni». È stato drastico Salvatore Giardina (nella foto), il vicepresidente di Confagricoltura che ieri ha partecipato alla sessione plenaria del Consiglio nazionale anticontraffazioni, tenutosi al ministero dello sviluppo economico.

Il business generato dall’agricoltura, ha detto Giardina, vale il 15% del Pil italiano e il 10% dell’occupazione nazionale, e l’agropirateria – cioè la vendita di prodotti agroalimentari con certificazioni contraffatte – compromette tutto ciò, «con incalcolabili danni economici e di immagine».

Ha spiegato Giardina: «L’agropirateria è un problema complesso e di difficile soluzione, poiché non esiste una legislazione internazionale che permetta un’adeguata difesa. Per ora esistono solo alcuni accordi bilaterali per tutelare le denominazioni, che almeno consentono di fronteggiare il fenomeno, anche se con elevati costi di controllo. Invece dove non ci sono regole l’agropirateria non può neppure essere perseguita».

Il fenomeno dell’agropirateria riguarda tutte le denominazione d’origine, anche se colpisce soprattutto i sette più importanti prodotti che costituiscono l’80% del fatturato Dop e Igp. Oggi i controlli contro l’agropirateria sono a carico dei consorzi di tutela, che fanno sempre più fatica a sostenere gli alti costi dell’iter processuale. Per risolvere questi problemi, Giardina ha lanciato al consiglio quattro proposte: «Per contenere i costi dei consorzi si dovrebbe creare una sorta di agenzia europea per la lotta contro l’agropirateria, che si occupi di effettuare i controlli e di perseguire legalmente i colpevoli. Per vincere le contraffazioni, invece, l’ideale è obbligare a indicare sull’etichetta l’origine del prodotto. Allo stesso tempo si dovrebbero rilanciare in sede Wto due temi importanti: la tutela del sistema comunitario delle indicazioni geografiche e quello degli standard tecnici e in campo ambientale e sociale».

Agrinotizie


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