Il biologico Ue sara’ equivalente a quello Usa

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Al Biofach stretto un importante accordo che snellirà la burocrazia per i produttori

«Finalmente, dopo oltre vent’anni di regolamento europeo e oltre dieci di regolamento statunitense, i due principali mercati mondiali hanno deciso reciprocamente di riconoscersi equivalenti. Questo accordo porterà una forte agevolazione al commercio tra le due sponde dell’Oceano, eliminando il carico burocratico relativo alla doppia certificazione».

Questo il commento a caldo di Roberto Setti, responsabile dell’Ufficio Tecnico e Assicurazione Qualità di CCPB Srl, in seguito all’ufficializzazione, avvenuta ieri al Biofach 2012 di Norimberga, dell’equivalenza tra i due maggiori standard biologici mondiali, quello europeo e quello statunitense.

In un tweet del profilo ufficiale, il Biofach annuncia che questo accordo significa il reciproco riconoscimento del 95% del mercato mondiale: una svolta epocale che cambierà profondamente il commercio internazionale dei prodotti biologici.

L’accordo avrà effetto dal 1° giugno 2012, mentre venerdì prossimo, sempre al Biofach di Norimberga, verranno presentati i dettagli tecnici per la riforma dell’etichettatura e della documentazione.

A firmare l’accordo durante l’incontro di ieri c’erano il commissario europeo all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale Dacian Ciolos, il segretario del dipartimento di Stato USA per l’Agricoltura Kathleen Merrigan e l’US Trade Representative Chief Agricultural Negotiator Isi Siddiqui.

In base al primo rapporto rilasciato in chiusura della presentazione, i criteri dell’equivalenza saranno:

  • La Tetraciclina e la Streptomicina non saranno utilizzate per il controllo del colpo di fuoco batterico nelle mele e nelle pere che dagli Stati Uniti saranno esportate verso l’UE.
  • Gli antibiotici in generale non saranno somministrati agli animali i cui prodotti saranno esportati dall’UE verso gli Stati Uniti .

Il provvedimento, che rappresenterà una svolta epocale nel commercio mondiale del settore biologico, è stato motivato dalla volontà di facilitare il commercio, abbattere le barriere e soprattutto dare nuove opportunità alle aziende biologiche che stanno creando nuovi posti di lavoro. L’America dichiara dunque con questo provvedimento una grande fiducia nel biologico come settore strategico in grado di aiutare l’economia a crescere.

Lou Del Bello

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