Fragole, annata buona

Le fragole soddisfano i produttori del Nord Italia, nonostante l’inverno avesse fatto temere il peggio a causa del tempo anomalo. In Emilia Romagna, dove la fragolicoltura è molto sviluppata, la ripresa vegetativa era avvenuta in terreni freddi e saturi di acqua, dunque la raccolta aveva subìto circa una settimana di ritardo rispetto all’annata precedente. La produzione, infatti, è calata in media del 15% in un anno, ma i produttori sono stati sollevati da questa percentuale: le disastrose condizioni atmosferiche avevano preannunciato una situazione ben più tragica. Nessuno si è dunque demoralizzato, e così la campagna è stata positiva, anche se i prezzi si sono mantenuti più alti rispetto al 2009.

Una situazione analoga è avvenuta in Veneto, sia per quanto riguarda il ritardo della raccolta, sia per la produzione più scarsa, e dunque per i prezzi più alti. Tuttavia, in questa regione lo sviluppo del marciume ha registrato in media il 15% del totale, mentre in Emilia Romanga ha toccato picchi del 35%, soprattutto a causa delle piogge molto consistenti avvenute a metà maggio. La resa delle fragole venete è stata indubbiamente superiore rispetto a quelle emiliano-romagnole, sia per qualità che per quantità: il mercato ne ha risentito positivamente, ed ha anche approfittato dei ritardi delle produzioni spagnole, tedesche e svizzere, ben più in difficoltà rispetto all’Italia.