Il virus TYMV preoccupa i coltivatori di cavolo

Il virus TYMV preoccupa i coltivatori di cavolo - Immagine
Ritrovato nelle Marche e in Emilia-Romagna, contro questa patologia non esistono ancora misure ufficiali

Nel corso del 2011 in numerose coltivazioni di cavolo cinese (Brassica rapa L., ssp. pekinensis) dell’Emilia-Romagna e delle Marche è stato individuato il virus del mosaico giallo della rapa, meglio conosciuto come TYMV (da ‘Turnip yellow mosaic virus’), un virus appartenente alla famiglia Timoviridiae che colpisce le piante appartenenti alla famiglia delle Magnoliopsida.

Non è la prima volta che il TYMV viene ritrovato in Italia: ciò è accaduto per la prima volta nel 1978 su alcune piante di broccoletto di rapa, e di nuovo nel Meridione nel 2006 in una coltura sperimentale di senape.

Il TYMV è stato individuato per la prima volta in Gran Bretagna nel 1949, poco dopo in Danimarca e Portogallo, e in seguito anche in Canada, Australia, Nuova Zelanda e Giappone. In quest’ultimo paese, la prima segnalazione risale al 2008 su piante di cavolo cinese (dove il TYMV non era mai stato ritrovato); peraltro tali piante erano ottenute da semi d’importazione, e anche il cavolo cinese che ha contratto il TYMV in Italia lo scorso anno era destinato alla produzione di semi per il mercato giapponese, una pratica molto diffusa proprio in Emilia-Romagna e nelle Marche.

Tuttavia, il TYMV non è mai stato regolato da normative fitosanitarie a livello europeo, perché non ha mai rappresentato un grave pericolo. Ma l’assenza di normativa fitosanitaria impedisce di conoscere la reale diffusione del TYMV in Italia e in Europa. L’unica certezza è che il TYMV è presente nel nostro paese: la conferma risale appunto a febbraio 2011, quando in un campione di cavolo cinese raccolto a San Lorenzo in Campo (PU) sono stati rilevati evidenti sintomi di virus del mosaico giallo, consistenti nella mosaicatura e nell’ingiallimento delle foglie (nella foto). Successive verifiche hanno accertato la presenza di TYMV nel 10% del campo di San Lorenzo, e il mese successivo lo stesso virus è stato ritrovato anche in Emilia-Romagna, a Gambettola (FC).

La trasmissione del TYMV viene provocata da numerosi coleotteri curculionidi e crisomelidi, ma di recente è stata accertata anche la trasmissione per seme, limitatamente a Alliama petiolata, Arabidopsis thalianaBrassica rapaCarmelina sativa. La trasmissione per seme nel cavolo cinese è stata confermata anche da un recentissimo studio giapponese*.

A preoccupare i coltivatori marchigiani ed emiliano-romagnoli di cavolo cinese da esportazione è l’impatto negativo sugli scambi commerciali con l’Asia: in questo continente, infatti, le piante colpite da TYMV non sono commercializzabili. Per ora, gli agricoltori italiani le cui coltivazioni sono colpite da questo virus non possono appoggiarsi a misure ufficiali, in quanto nessun servizio fitosanitario regionale ha regolamentato la questione. Tuttavia, basta sapere che, nei casi di ritrovamento sopra citati, è stata disposta l’immediata distruzione delle piante colpite da TYMV.

Alex Giuzio

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Kirino N., Inoue K., Tanina K., Yamazaki Y., Ohki S.T. (2008)Turnip yellow mosaic virus isolated from Chinese cabbage in Japan. J. Gen. Plant Pathol., 74: 331-334.

Per il presente articolo, l’autore si è inoltre avvalso della seguente fonte: Vicchi V. et al., "Il virus TYMV rinvenuto su cavolo cinese da seme", in L’Informatore Agrario n. 43/2011, pagg. 66-67.

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