Lo spumante italiano cala di valore e vende di piu’

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I dati sugli ultimi anni di mercato internazionale dello spumante

Il Capodanno è passato da poco, e ora l’Italia pensa a fare i conti delle vendite di spumante. Se tutti i paesi del mondo producono questo vino, va infatti ricordato che il nostro Stato è uno dei pochi che lo esporta: i primi tre paesi esportatori di spumante rappresentano l’81,5% di valore e l’82,8% di volume. La Francia, che è leader del mercato, da sola esporta il 57% del valore e il 23,8% di volume (e qui emerge visibilmente l’altissimo valore dei suoi spumanti), mentre l’Italia supera la Francia per il volume esportato, ma non per il valore.

Di recente, però, la domanda si è frammentata: se nel 2006 il mercato globale delle importazioni era costituito, in termini da valore, per l’80% dai primi sette paesi e per il 63% dai primi quattro, nell’ultimo anno si è scesi rispettivamente al 68,6% e al 50%. Idem per il volume: i primi sette importatori sono scesi dal 71,3% al 62,8%. Parallelamente, le transazioni commerciali sono cresciute del 57% in volume e del 25% in valore, nonostante la forte contrazione del prezzo unitario (che nel 2006 ammontava a 7,69 euro/litro e nel 2009 a 5,58 euro/litro; attualmente è 6,14).

 

La situazione italiana

Dopo un difficile 2009 in cui il mercato internazionale dello spumante ha subìto notevoli contrazioni, influenzando anche le esportazioni italiane, negli ultimi due anni la salita per il nostro paese è ripresa del +37% in termini di volume e del +21% in valore, superando la Spagna che era sempre stata leader di volumi esportati. La Francia rimane tuttavia la migliore per il valore esportato.

I primi sei mesi del 2011 hanno visto partire dal nostro paese ben 786 migliaia di ettolitri di vino, che hanno completato una straordinaria crescita del +137% negli ultimi cinque anni. Nel 2011, in particolare, le esportazioni sono aumentate del 33%. Tutto grazie al calo di prezzo medio, passato dai 4,22 euro/litro del 2008 ai 2,72 del 2011. Infatti, le esportazioni sono cresciute in volume ma non in valore; ma ciò non toglie che, nonostante la crisi economica, il giro d’affari dell’Italia nel 2011 ha generato 214,4 milioni di euro di giro d’affari, esattamente il doppio rispetto al 2006. Ma ancora non si sa se questa strategia ci premierà nel lungo periodo.

Ma il nostro paese importa anche notevoli quantità di vino spumante: negli ultimi due anni, il volume d’importazione è aumentato del 51% e il valore del 27%, arrivando ai circa 30 milioni di ettolitri nel primo semestre 2011 (per un valore di 40 milioni di euro). Il prezzo medio degli spumanti si è dunque abbassato, passando dai 18,7 euro/litro del 2010 ai 15,7 del 2011 (-16%). I paesi da cui importiamo più spumante sono Francia, Spagna e Germania, ai rispettivi prezzi di 17,45, 5,67 e 3,07 euro/litro.

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