Raggiunto l’accordo sul bilancio Ue 2012

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La Via: fondamentale la tutela del settore agricolo

"L’accordo raggiunto costituisce un forte segnale per tutta l’Europa, che manifesta la volontà delle istituzioni europee di mandare un messaggio di speranza e responsabilità ai cittadini, che tenga in conto del difficile momento di crisi ma che guardi, soprattutto, agli investimenti e alle azioni essenziali per la crescita dell’Unione Europea". Questo ha dichiarato l’europarlamentare Giovanni La Via, commentando il risultato dei lavori della Conciliazione sul Bilancio UE, raggiunto nella notte tra venerdì e sabato dopo 16 ore di intense trattative.

Il comitato di conciliazione – così si chiama l´istituto preposto a tale fase procedurale – é composto da un numero paritetico di membri del Consiglio o loro rappresentanti e di rappresentanti del Parlamento europeo. Nella qualità di Relatore ombra per il Gruppo PPE sul Bilancio 2012, l’onorevole La Via ha preso parte attiva ai lavori difendendo le priorità espresse dalla commissione per i bilanci del Parlamento europeo. In particolare, queste sono riconducibili alla garanzia di un adeguato livello di finanziamento delle politiche comunitarie, rigettando una serie di tagli proposti dal Consiglio, e proponendo degli aumenti strategici, per fare del bilancio uno strumento in grado di rilanciare efficacemente l`economia europea.

"Per noi è importante – spiega l´On. Giovanni La Via – garantire il finanziamento di politiche fondamentali, quali la ricerca, l’innovazione, il sostegno alle piccole e medie imprese, la competitività delle aziende, la tutela del settore agricolo e le politiche per i giovani."

Parlamento e Consiglio hanno, inoltre, adeguatamente finanziato la Politica agricola comune e la politica di coesione, che intercettano insieme una grossa fetta di risorse comunitarie. Con riferimento al Bilancio UE 2011, le tre principali aree di spesa sono rappresentate, infatti, dal capitolo "Coesione e competitività per la crescita e l`occupazione" che incide per il 46% sul totale importo di 141,9 miliardi di euro. Successivamente è la spesa agricola del primo pilastro della PAC (pagamenti diretti ed interventi di mercato) ad incidere per circa il 31%, seguita da quella sostenuta per lo sviluppo rurale (11%).

Sempre nello scorso anno, le altre voci di spesa sono costituite da politiche in ambito di sicurezza e giustizia interna (1%), di aiuto a paesi extra UE (6%) nonché quelle per il funzionamento amministrativo per líntera gestione dell´Unione europea.

"Riguardo alle misure in agricoltura – prosegue La Via – abbiamo ribadito impegni precisi per la prevenzione delle crisi di mercato e gli strumenti operativi di intervento immediato alle OP che possano scongiurare, ad esempio, quanto avvenuto durante l´infezione da E. coli la scorsa primavera e i cui effetti hanno messo in ginocchio l´economia di molte aree ortofrutticole siciliane."

"Questo risultato é una risposta convincente che bisogna dare a chi mette in dubbio il senso dell´Unione europea, che in questi tempi appare di difficile comprensione – conclude Giovanni La Via – e foriero soltanto di imposizioni e di notizie poco gradite agli Stati membri." Il passo successivo, adesso, è l´approvazione nella plenaria del Parlamento europeo prevista per l`1 dicembre 2011.

Agrinotizie


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