Mipaaf, preoccupazione per il taglio della Pac

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Romano, uscito vittorioso dalla mozione di sfiducia, esprime i suoi dubbi sul processo di convergenza.

Francesco Saverio Romano sembra più preoccupato dei problemi dell’agricoltura italiana che dei suoi problemi legali. Uscito vittorioso dalla mozione di sfiducia votata tre giorni fa dalla Camera dei deputati, che doveva pronunciarsi sull’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa pendente sulle sue spalle, Romano ha tenuto un’audizione alla XIII Commissione agricoltura della Camera e all’XI Commissione agricoltura del Senato per dichiararsi "preoccupato per la riduzione degli aiuti Pac all’Italia, che rischia un calo di dotazione agricola del 17,5% nel periodo 2014-2020, suddivisi nel 12% di taglio alla dotazione, e nel 5,5% di riduzione degli aiuti diretti per effetto della convergenza". A fronte di questi tagli, ha aggiunto il ministro, "l’Italia vedrebbe la propria dotazione ridotta di circa 800 milioni di euro all’anno".

Ecco, in sintesi, la spiegazione di Romano: "Lo scorso 29 giugno la Commissione agricoltura ha presentato le proprie proposte per il bilancio 2014-2020, proponendo una spesa di 1025 miliardi di euro in stanziamenti di impegno (pari all’1,05% del pil) e di 972 miliardi in stanziamenti di pagamento (1% del pil). L’aumento è del 5% in valori costanti rispetto al 2007-2013, come chiesto dal Parlamento europeo. Per la Pac la Commissione ha proposto il congelamento in valori correnti, e dunque un ridimensionamento in termini reali, con una spesa complessiva annua che passa dai 57,4 miliardi del 2013 ai 50,2 miliardi del 2020 (e una riduzione del -12,6%). Tale dato è mitigato dall’istituzione di dotazioni di bilancio non rientranti nei due pilastri tradizionali della Pac, che abbiamo stimato in 15,2 miliardi in sette anni, così suddivisi: 2,2 miliardi per la sicurezza alimentare, 2,5 per gli aiuti ai poveri, 3,5 per le riserve per le crisi dell’agricoltura, 2,5 per il fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, 4,5 per la ricerca e l’innovazione in sicurezza alimentare, bioeconomia e sostenibilità".

"La riduzione complessiva della spesa Pac – ha concluso Romano – ammonta così al 12% alla fine del 2020, mentre il peso della Pac sul bilancio dell’Ue si ridurrà di 4-5 punti, dal 40% del 2013 al 35% del 2020. Nella proposta della Commissione europea sulle prospettive finanziarie, però, segnaliamo la nostra preoccupazione per il ‘processo di convergenza’ – ovvero la ridistribuzione dei fondi tra gli Stati membri – del livello di pagamenti del primo pilastro della Pac tra i vari paesi. Prevediamo infatti che gli Stati membri per i quali il livello medio dei pagamenti diretti per ettaro sia inferiore al 90% della media comunitaria, entro il 2020 vedranno il loro divario ridursi di un terzo, a spese degli Stati il cui livello dei pagamenti sia superiore alla media comunitaria. Tutto ciò penalizzerà gli Stati come l’Italia che hanno valori medi per ettaro più alti, dato la vocazione agricola e la specializzazione produttiva da noi sono molto alti".

Agrinotizie


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