Nuove norme per la condizionalita’

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Dal primo gennaio entra in vigore l\'obbligo di realizzare fasce tampone vicino ai canali irrigui.

Il regime comunitario della condizionalità si trova in un periodo di profondo cambiamento, tra decreti già in vigore e altri in arrivo a breve. Le modifiche riguardano principalmente il decreto nazionale di recepimento – che fissa gli impegni sui criteri di gestione obbligatori (cgo) e sulle buone condizioni agronomiche e ambientali (bcaa) – e le modalità di introduzione dell’obbligo di realizzare fasce tampone lungo i corsi d’acqua, una norma che è stata oggetto di un ampio dibattito e che entrerà in vigore il 1° gennaio 2012.

Il decreto che ha iniziato a modificare il regime di condizionalità è quello del 15 maggio 2011, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 luglio, che modifica le regole nazionali in merito alla condizionalità dei pagamenti diretti della pac. In conseguenza a tale decreto, molte regioni hanno emesso delibere per recepire le regole a livello locale, e per questo sono arrivati dei cambiamenti che ogni agricoltore dovrebbe conoscere per non essere penalizzato sui pagamenti diretti da incassare ogni anno (che, come noto, in caso di mancato rispetto dei rigidi criteri di condizionalità, vengono ridotti o annullati).

In generale, il decreto del 15 maggio apporta una revisione dei criteri di gestione obbligatori ed effettua un aggiornamento dei riferimenti normativi, perciò non rivoluziona i requisiti o gli obblighi da rispettare. Una modifica importante però c’è, e riguarda i requisiti minimi e gli obblighi per i fitofarmaci e i fertilizzanti, validi per gli agricoltori con impegni agroambientali in atto. L’allegato 8, infatti, stabilisce gli obblighi da rispettare nell’utilizzo di effluenti zootecnici in merito a procedure amministrative, stoccaggio, massimali per lo spandimento delle zone vulnerabili e ordinarie, divieti vari definiti in normative regionali o nazionali. Infine, il decreto fissa i requisiti minimi per i fitofarmaci che riguardano la verifica funzionale delle attrezzature per l’irrorazione con cadenza quinquiennale minima e il regolamento per l’utilizzo di fitofarmaci vicino a corpi idrici o ad altre zone sensibili.

In merito al futuro, come detto, dal 1° gennaio 2012 entrerà in vigore il nuovo standard di buone condizioni agronomiche e ambientali, che riguarda nel dettaglio la predisposizione di fasce tampone lungo i corsi d’acqua. Le imprese agricole, insomma, saranno obbligate a mettere una distanza di sicurezza tra l’area coltivata e i corpi idrici, al fine di ridurre l’inquinamento. Il Mipaaf ancora non ha comunicato le modalità di introduzione dell’obbligo, ma secondo alcune indiscrezioni ci sono tre possibilità:

– seguire il decreto del 7 aprile 2006 ("Utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento"), che prevedeva la creazione di una fascia di rispetto vicino ai corsi d’acqua e il divieto di fertilizzazione e spandimento;

– imporre la realizzazione di una fascia tampone entro cinque metri nei corsi d’acqua non significativi e di dieci metri nei corsi d’acqua significativi, in cui è vietato lavorare e distribuire fitofarmaci;

– imporre la realizzazione di una fascia inerbita spontanea, sempre di cinque metri per i corsi non significativi e di dieci metri per i corsi significativi.

Agrinotizie


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