L’agricoltura bio è di interesse nazionale

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Approvato alla Camera il testo unico che proclama il settore come attività con funzione sociale

È stato approvato dalla Camera dei deputati il "Testo unico sull’agricoltura biologica", che ha ottenuto 269 sì, nessun contrario e 57 astenuti. Il testo si compone di 16 articoli e reca norme relative alla produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico, con esclusione di quella relativa al settore dei controlli. Ora il provvedimento dovrà passare al vaglio del Senato.

L’articolo 1 del testo specifica che il suo campo di intervento interessa il sistema delle autorità nazionali e locali, i distretti biologici, l’organizzazione della produzione e del mercato, gli strumenti finanziari per la ricerca e per la realizzazione di campagne di informazione. Quanto alle finalità, si stabilisce che l’agricoltura con metodo biologico viene definità attività di interesse nazionale con funzione sociale in quanto basata sulla qualità dei prodotti, su un metodo che garantisce la sicurezza alimentare, il benessere animale e la tutela dell’ambiente e della biodiversità. Inoltre, il metodo dell’agricoltura biodinamica è equiparato a quello dell’agricoltura biologica se conforme al reg. 834 del 2007.

Importante anche l”articolo 4 del testo unico, che istituisce il "Tavolo tecnico per l’agricoltura biologica", al quale viene affidato il compito di definire le priorità per il "Piano d’azione nazionale per l’agricoltura biologica" nonché di esprimere pareri sui provvedimenti di carattere nazionale ed europeo in merito alla produzione biologica. Il tavolo potrà inoltre proporre interventi per l’attività di promozione dei prodotti biologici e dovrà organizzare almeno un incontro annuale per confrontare le esperienze dei distretti biologici.

All’articolo 6, il testo unico istituisce il "Fondo per lo sviluppo dell’agricoltura biologica" che sostituisce, rivedendone le finalità, il preedente "Fondo per l’agricoltura biologica e di qualità" già previsto a legislazione vigente. Il nuovo fondo è destinato al finanziamento del "Piano d’azione", con una riserva del 30% alla ricerca. Il fondo è alimentato dal contributo annuale dovuto per la sicurezza alimentare nella misura del 2% del fatturato dell’anno precedente relativo alla vendita di prodotti fitosanitari; tale contributo è già previsto a legislazione vigente ed è destinato al finanziamento del fondo. Innovativa risulta l’introduzione di sanzione in caso di mancato pagamento del contributo.

Degno di particolare interesse è anche l’articolo 14, che prevede che gli agricoltori che producono varietà di sementi biologiche iscritte nel registro nazionale delle varietà da conservazione nei luoghi dove tale varietà si sono sviluppate hanno diritto alla vendita diretta e in ambito locale e possono procedere al libero scambio delle stesse. Per le sementi biologiche non iscritte ad alcun registro, evolute e adattate nell’ambiente di coltivazione, è riconosciuto il diritto di vendita diretta agli altri agricoltori in ambito locale in una quantità limitata di sementi.

«Il sì alla proposta di legge sull’agricoltura biologica è un passo in avanti per un settore in grande espansione», spiegano i deputati Massimo Fiorio e Alessandra Terrosi, relatori bipartisan del provvedimento. «Si tratta di un comparto per il quale registriamo performance commerciali importanti sia nel mercato interno che internazionale. La legge punta a consolidare le aziende del biologico e il sistema produttivo dotando il sistema di strumenti innovativi e di risorse».

Agrinotizie


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