Cereali, la Francia riconquista leadership

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Il mercato cerealicolo torna a essere dominato dall\'Europa, grazie soprattutto all\'ottima organizzazione francese che compensa la qualità non eccelsa del frumento.

di Sergio Pitzalis

Settimana relativamente tranquilla per i cereali: il prezzo è rimasto stabile sui massimi del periodo. Anche la soia, forte di una volatilità alta, rimane sotto il massimo delle ultime settimane. Il distacco dai minimi dell’anno, testati a inizio ottobre, si sta consolidando sempre più.

Intanto arrivano buone notizie per gli agricoltori francesi: il prezzo a termine del loro frumento sale e si rafforza in modo significativo. In termini di produzione ed esportazione, la Francia consolida così il primato tra i paesi del vecchio continente.

Mercato internazionale

Frumento

Tutto, in questo momento, sembra favorire i cereali e le colture dell’Europa rispetto agli altri paesi. Le prenotazioni sul nuovo raccolto sono in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una delle motivazioni è da ricercare nel rafforzamento del dollaro US, il quale rappresenta un aspetto positivo per i nostri prodotti.

Intanto dalla Borsa merci di Buenos Aires giungono notizie di un raccolto di grano completo per il 21,4%, rispetto al 16% dello scorso anno. La stima per il raccolto di quest’anno rimane confermato a 11.5 milioni di tonnellate. Il Ministero dell’agricoltura argentino vede la produzione in aumento a 12 milioni di tonnellate, con un incremento di circa il 30% rispetto al raccolto dello scorso anno.

Nonostante la delicata situazione politica in Ucraina, il governo conferma che il loro raccolto di grano per il 2014 è completo per il 97%, pari a 62 milioni di tonnellate. In Kazakistan, invece, si parla di un raccolto di grano per il 2014 ormai completo al 97,2% su un totale di 14,6 milioni di ettari. La produzione sale così a 18,4 milioni di tonnellate. Un anno fa eravamo al 98,6% con un impegno di 15,5 milioni di ettari e con un raccolto a 15,5 milioni di tonnellate.

In Australia è in corso la raccolta 2014, ma le notizie non sono positive: si parla di un calo del 10% rispetto allo scorso anno. Il raccolto di grano si dovrebbe attestare sui 24,2 milioni di tonnellate.

Mais

Gli ultimi dati rilasciati dal Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti (Usda) parlavano di un impegno sul nuovo raccolto di 132 mila tonnellate di mais prenotate dagli Stati Uniti.

Dall’Argentina si dice che la semina del mais ha raggiunto il 40%. Qui le condizioni climatiche possono giocare un ruolo decisivo in questa fase dell’anno. L’ultima volta che si è registrato il fenomeno climatico di “El Niño”, i rendimenti sono stati amplificati proprio su mais e soia di circa il 34% rispetto all’anno precedente.

In Ucraina fanno sapere di aver raggiunto il 93% del raccolto di mais, pari a 25,5 milioni di tonnellate, che porta a una proiezione complessiva di 27,4 milioni.

Semi di soia

Da Buenos Aires si stima per il 2014/2015 una superficie destinata alla soia di 20,6 milioni di ettari: il dato è invariato rispetto alla stima precedente. Lo scorso anno la superficie impegnata a soia era stata pari a 19,78 milioni di ettari.

Rimane fermo sui livelli della scorsa settimana il dato sulle vendite di soia all’estero da parte dell’Argentina. Si parla di un impegno di appena il 3% del raccolto di soia 2014/2015.

Mercato europeo

Dicevamo delle ottime notizie per gli agricoltori francesi, i quali vedono aumentare le loro vendite all’estero e incrementare le prenotazioni sul nuovo raccolto. La Francia rafforza così la sua leadership tra i paesi agricoli europei, e questo nonostante la non brillante qualità del loro frumento. Una dimostrazione di come si possono superare annate non perfette, sotto l’aspetto qualitativo dei prodotti agricoli, grazie soprattutto a un’ottima organizzazione strutturale interna.

Bruxelles intanto ha concesso ulteriori 636 mila tonnellate in licenze di esportazioni di grano tenero la scorsa settimana, portando il dato complessivo a 11,5 milioni di tonnellate, che rappresenta un totale di circa un milione di tonnellate in più rispetto allo scorso anno.

L’agenzia France AgriMer conferma che il raccolto di mais francese è completo al 95%, in anticipo rispetto a un anno fa, mentre il frumento invernale francese ha raggiunto il 98% del seminato contro il 96% della settimana scorsa e dell’87% del 2013, così come il raccolto di orzo invernale francese che ha raggiunto il 100% del seminato. Non solo il grano e l’orzo offrono dati confortanti, ma tutto il comparto cerealicolo francese è indirizzato verso ottimi risultati.

Come se non bastasse, arriva pure la ciliegina sulla torta: la Francia è riuscita ad aggiudicarsi anche una gara di grano tenero con l’Egitto. Il quantitativo richiesto, seppur modesto – si parla di appena 60 mila tonnellate di frumento – è stato confermato dall’agenzia egiziana GASC a 243,74 dollari la tonnellata, spese di trasporto a parte. Con tale contratto, la Francia supera così la Romania in tema di esportazioni verso l’Egitto, portandosi al primo posto tra i paesi europei. Ancora una volta, il grano francese riesce a sbaragliare la concorrenza degli Stati Uniti e sopra tutto della Russia e dei paesi del Mar Nero.

Grazie alla Francia, molti analisti prevedono benefici per tutti i paesi della zona Euro con una quota record in termini di esportazioni sul nuovo raccolto che potrebbe raggiungere addirittura i 29 o 30 milioni di tonnellate. La conferma arriva anche dalle stime del Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti che vede le esportazioni comunitarie di frumento per il 2014/2015 verso i 28 milioni di tonnellate, di cui una buona parte da destinare al grano duro.

In ogni caso, siamo appena all’inizio della stagione: solo da gennaio avremo numeri e notizie più consone al nuovo raccolto e al reale peso che avrà l’agricoltura europea sui mercati internazionali. Da gennaio prossimo, con il via definitivo del nuovo raccolto, sarà possibile entrare nel dettaglio previsionale anche sui nostri prodotti; un primo studio potrà dare indicazioni di lungo termine utili sia ai nostri operatori agricoli sia ai commerciali del settore.

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Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Pitzalis offre inoltre delle analisi approfondite sulle tendenze internazionali del mercato dei cereali. Clicca qui per maggiori informazioni o scrivici per contattare Sergio Pitzalis.

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