Cereali, gli agricoltori preferiscono la soia

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L\'eccesso di granoturco sta portando molti imprenditori agricoli a passare ai semi di soia. Lo sottolineano anche i dati Ismea.

di Sergio Pitzalis

In una settimana povera di notizie sui cereali dai mercati del fisico, l’attenzione si sposta su che cosa convenga puntare per la prossima stagione. Le più importanti banche e agenzie di studi iniziano a fornire le loro previsioni, ognuno mettendo in campo le proprie opinioni ma senza trovare una strada comune.

La questione principale è se convenga seminare ancora mais per il prossimo raccolto, alla luce della forte produzione registrata quest’anno. La sua grande quantità disponibile non solo ha depresso il prezzo sotto il minimo del 2010 di almeno 50 cent di dollaro, ma è riuscita a condizionare la tendenza di tutti gli altri cereali e dei semi di soia. Molti agricoltori di mais nelle regioni del sud del mondo hanno già manifestato l’intenzione di passare ai semi di soia. Rispetto ai prezzi attuali, il margine remunerativo della soia è considerato migliore, mentre rimane debole quello sul corn e wheat.

Mercato internazionale

Frumento

La Russia per il 2014 parla di una mietitura di grano pari a 60,5 milioni di tonnellate, con 22,9 milioni di ettari utilizzati, pari al 93% della superficie coltivata. I rendimenti sono in crescita del 12,3%. Sempre in Russia, si parla di piantagioni di grano invernale in fase di completamento del 96%, pari a 15,8 milioni di ettari.

Intanto il raccolto del grano in Ucraina è superiore ai 24,55 milioni di tonnellate e la produzione di orzo si attesta a 9,3 milioni di tonnellate, mentre le piantagioni di grano invernale sono al 93% con una superficie impiegata di 5,7 milioni di ettari.

L’agenzia Rofex (Rosario Grain Future Exchange) parla di un raccolto di grano argentino per il 2014 di 12 milioni di tonnellate, in crescita del 26% rispetto a un anno fa. La raccolta qui si svolge tra dicembre e gennaio.

Mais

Sui mercati finanziari si parla sempre più di granoturco: le notizie sul mais trovano sempre maggiori spazi rispetto al frumento e agli altri cereali. L’agenzia MDA CropCast conferma la sua stima per la produzione negli Stati Uniti nel 2014 di 14,547 miliardi di bushel. In Russia si conferma un raccolto sui 7,7 milioni di tonnellate di mais.

Soia

Il raccolto negli Stati Uniti è stato completato dal 20% al 40% in questa settimana, almeno secondo il Dipartimento dell’agricoltura americano (Usda); altre fonti parlano di una percentuale di raccolta leggermente inferiore. L’agenzia americana Informa stima una semina di soia nel 2015 a un livello record, pari a 88,5 milioni di ettari, contro una precedente previsione di 87,6 milioni di ettari nel mese di settembre.

Problemi di siccità invece si registrano per la soia in Brasile. Le difficoltà climatiche indicano per la regione del Mato Grosso un avanzamento del raccolto fermo al 9,3%, ben 18 punti indietro rispetto allo scorso anno.

Interessanti sono i primi accordi commerciali per il nuovo raccolto tra Cina e Stati Uniti. Un aspetto, questo, molto importante anche dal punto di vista del mercato a termine. Le conferme commerciali con la Cina portano sempre un aumento del prezzo dei contratti future con un occhio di riguardo da parte dei fondi d’investimento.

Mercato europeo

Chi tiene banco questa settimana, oltre al mais, è l’andamento positivo dei mercati agricoli europei. Partiamo dall’agenzia francese Stratégie Grains, che alza le previsioni per l’UE-28 sul raccolto di grano tenero da 146,6 a 147,4 milioni di tonnellate, in crescita del 9% rispetto a un anno fa. Per quanto concerne il nuovo raccolto, si parla di un impegno per il grano tenero di oltre 24 milioni di ettari.

Stessa tendenza per l’UE-28 stimata per la produzione di orzo: da 59,6 a 59,9 milioni di tonnellate. Per i nuovi raccolti si prevede un calo di circa il 3% a 6,5 milioni di ettari per la colza, e un calo minore per orzo e mais.

Stabili i terreni destinati ai semi oleosi. In aumento, invece le semine di grano duro da destinare alla produzione di pasta; qui l’incremento è previsto di circa il 6%, anche se per questo tipo di cereale si parla appena di 2,4 milioni di ettari per l’ultimo raccolto, e l’incremento rappresenta solo 150.000 ettari.

Si guarda con curiosità anche alle nuove sovvenzioni legate alla diversificazione dei terreni agricoli, dettate dalla Comunità Europea con la Pac. La UE-28 indica agli agricoltori europei la possibilità di scegliere due colture con almeno 10 ettari e almeno tre colture quando la superficie arabile è al di sopra ai 30 ettari.

Sempre Stratégie Grains, per il quarto mese consecutivo, aumenta le previsioni per il raccolto di mais in Europa: stavolta si parla di quasi 2 milioni d’incremento, portando il totale al record di 73.3 milioni di tonnellate. Gli stati più virtuosi sono Ungheria, Romania, Francia, Croazia, Austria e Germania.

Mercato italiano

Infine, interessante è il documento stilato dall’agenzia Ismea sulla condizione dei nostri prodotti per l’anno in corso. In breve: Ismea prevede per quest’anno un aumento dei raccolti in Italia del 14,3% per il mais e del 33% per la soia, in linea con l’andamento dei mercati internazionali. Sempre Ismea prevede una produzione di mais da granella intorno ai 9,1 milioni di tonnellate, grazie a un miglioramento di resa del 25%. Anche per la soia si parla di un’annata molto soddisfacente, una delle migliori degli ultimi dieci anni. Nel 2014 la resa per la soia sale a 3,8 tonnellate a ettaro.

Le ottime rese previste sul mais e sui semi di soia compensano il minore utilizzo di territori destinati a queste colture registrato nel corso dell’anno. Come analisti, l’aspetto per noi più importante è quello di vedere un andamento dei nostri prodotti in linea con i prezzi dei mercati europei e internazionali. Tale condizione ci consente così di compiere una previsione comune tra prezzi nazionali ed esteri. Da gennaio prossimo, con il via definitivo del nuovo raccolto, sarà possibile entrare nel dettaglio previsionale anche sui nostri prodotti; un primo studio potrà dare indicazioni di lungo termine utili sia ai nostri operatori agricoli sia ai commerciali del settore.

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Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Pitzalis offre inoltre delle analisi approfondite sulle tendenze internazionali del mercato dei cereali. Clicca qui per maggiori informazioni o scrivici per contattare Sergio Pitzalis.

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