Mercato cereali, le previsioni Copa-Cogeca

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I dati dell\'organizzazione europea sono ottimisti

di Sergio Pitzalis

I prezzi agricoli a termine negli Stati Uniti hanno raggiunto livelli molto interessanti: parliamo sia di competitività a livello internazionale per i prodotti targati Usa, sia di coperture a livello speculativo da parte dei fondi d’investimento. Nel frattempo, continuano sempre più insistenti le voci sulla troppa acqua che sta cadendo in diverse zone degli Stati Uniti e parte dell’Argentina, con possibili cali sulla qualità dei prodotti interessati. Motivazioni che possono interagire sui prezzi, ma ancora insufficienti per apportarvi una fase rialzista prolungata.

Mercato europeo

Oggi vogliamo concentrare l’attenzione sull’uscita dei dati ufficiali da parte dell’agenzia europea Copa-Cogeca. Si tratta della più importante struttura pubblica agricola, diretta responsabile anche della gestione del piano Pac per tutti gli agricoltori d’Europa. La diffusione dei dati sull’andamento dei raccolti genera sempre molto interesse.

“Il Copa e la Cogeca”: la voce degli agricoltori e delle cooperative agricole d’Europa

Il Copa è la voce degli agricoltori europei e la Cogeca è la voce delle cooperative agricole europee. Insieme, queste due organizzazioni promuovono gli interessi dell’agricoltura dell’Unione europea e si esprimono a nome di circa 30 milioni di agricoltori e delle loro famiglie e di oltre 40.000 cooperative, rappresentando la stragrande maggioranza di queste imprese nell’Unione europea. Il Copa e la Cogeca raggruppano 76 organizzazioni provenienti dagli Stati membri dell’UE.

La struttura della Copa-Cogeca rappresenta sempre più il punto di riferimento per i nostri agricoltori, europei e quindi italiani. Si tratta dell’organismo che gestisce e spiega le politiche agricole per i prossimi anni attraverso la Pac. È il tentativo di unificare le forze degli agricoltori in modo sempre più adeguato alle esigenze dei nuovi mercati agricoli internazionali.

Nonostante il sistema della Pac sia stato introdotto nel 1958 per la ricostruzione del dopoguerra, adesso sta assumendo aspetti sempre più competitivi rispetto ai paesi extraeuropei. Riteniamo che la strada sia quella corretta, se vogliamo che i nostri agricoltori siano supportati in modo adeguato per combattere con i mercati esteri. Gli sforzi devono però essere meglio mirati, seguendo e diversificando maggiormente le esigenze territoriali di ogni singolo paese, senza ripetere gli errori del passato, dove si cercava di unificare in una sola direzione tutta la politica agricola europea.

In ogni modo, dagli ultimi dati Copa-Cogeca sull’andamento del grano tenero, si evince come a livello europeo sia ancora rispettata la produzione dei 141,9 milioni di tonnellate, con un più 600 mila tonnellate rispetto alla stima di marzo e con un incremento del 4,1% rispetto allo scorso anno. Per il grano duro si parla di 149,4 milioni di tonnellate, così come accaduto nel 2008, dove fu toccato il massimo storico di 152 milioni. L’ottimismo rimane alto per Copa-Cogeca: e pensare che nel corso dei mesi primaverili le previsioni indicavano, per il raccolto del tenero UE-28, 140 milioni di tonnellate e per il duro 147,4 milioni.

Sempre Copa-Cogeca aumenta le previsioni anche per l’orzo, con un raccolto UE-28 di un modesto 600 mila tonnellate a fronte di un totale di 55,9 milioni, anche se qui si conferma il calo del 5,9% rispetto a un anno fa.

Copa-Cogeca ha stimato un aumento sulla produzione UE-28 di mais e di colza. In particolare per il mais si prevede quest’anno 64,6 milioni di tonnellate, con un aumento di 900 mila tonnellate che porta l’incremento totale al 2,2% rispetto allo scorso anno. La Copa-Cogeca è andata oltre per il mais e la colza, lasciando intendere che le previsioni possono essere ritoccate al rialzo e raggiungendo a livello UE-28 i 68 milioni di tonnellate, con un incremento del 7,3% sul 2013. Per la colza è stato stimato a livello UE-28 quasi 22,2 milioni di tonnellate, con un aumento del 9,8% rispetto all’anno precedente. Sempre per la colza si profila la possibilità di raggiungere un raccolto 2014 vicino al record storico di 22,8 milioni di tonnellate, in aumento del 1,7 milioni di tonnellate e con il 10,7% in più rispetto allo scorso anno.

Per quanto riguarda il nostro principale concorrente, vediamo come l’Ucraina conferma finora le esportazioni record di 31,9 milioni di tonnellate, tra cui 9,2 milioni di tonnellate di grano tenero, 2,4 milioni di orzo e il 20 milioni di mais. Un sondaggio Reuters conferma per il 2014/2015 come l’Ucraina sia in grado di raggiungere i 59 milioni di tonnellate di grano tenero contro i 63 milioni dello scorso anno e con le esportazioni quasi corrispondenti a questa stagione. Lo stesso sondaggio prevede che la produzione russa 2014/2015 raggiunga per il grano tenero i 94 milioni di tonnellate, con esportazioni pari a 27,1 milioni. Il raccolto dello scorso anno è stato ufficialmente di 92,4 milioni di tonnellate e le esportazioni sempre di grano russo sono attese sui 25,5 milioni.

L’agenzia Sov Econ ha confermato i dati Reuters, con rese di grano russo e orzo identici ai livelli dello scorso anno, con una media di circa 5,4 t/ha in Krasnodar e di circa 3,7 t/ha in Stavropol. Sempre secondo questa agenzia, in Ucraina lo scorso anno il raccolto di grano tenero prodotto ha reso per ettaro 2.65 t/ha.

Infine, France AgriMer conferma che il 90% del raccolto di mais francese ha raggiunto una maturazione ufficiale, contro appena il 51% dello scorso anno. L’orzo primaverile è al 100% in maturazione contro solo il 70% dello scorso anno. Il grano invernale milling wheat è valutato buono/ottimo rispetto al 69% un anno fa. L’orzo invernale è valutato buono/ottimo per il 67%, la stessa quantità di un anno fa. Per il mais è stata ridotta la quantità di buono/molto buono dall’88% all’85%, anche se rimane nettamente superiore al 56% di un anno fa.

In conclusione, uno sguardo ai prezzi sul mercato del fisico francese: il frumento destinato alla macinazione è offerto a 253 $/t. FOB Rouen, il nuovo raccolto di orzo per mangimi, si trova a 223 $/t. FOB. Il nuovo raccolto di mais russo è stato scambiato a 206$/t.

Continua anche il rilevamento dei prezzi all’origine. Sui due report settimanali (disponibili cliccando qui) abbiamo analizzato il prezzo medio dei nostri principali prodotti: grano tenero e duro, il suo future Agrex, il granoturco ibrido nazionale e i semi oleosi nazionali. In questo modo è possibile non solo confrontare l’andamento dei prezzi interni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma è possibile trovare una diretta correlazione e previsione con il trend internazionale.

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Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Pitzalis offre inoltre delle analisi approfondite sulle tendenze internazionali del mercato dei cereali. Clicca qui per maggiori informazioni o scrivici per contattare Sergio Pitzalis.

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