Frumento a prezzi bassi, scatta la corsa

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Tutti i paesi stanno cercando di approfittare delle contenute quotazioni di grano. Ma preoccupa il clima sfavorevole in Usa ed Europa.

di Sergio Pitzalis

Chiusura in forte ribasso per le borse finanziarie mondiali. Molti operatori ritengono che vi possa essere uno spostamento di capitali dai mercati azionari alle materie prime. Il tutto coincide con la settimana del primo setup dell’anno (scadenza tecnica per noi primaria) confermando così indirettamente anche le nostre previsioni sui mercati dei cereali e della soia.

Mercato cereali internazionale

Grande fermento si registra questa settimana sui mercati internazionali del frumento. Si muovono in molti, cercando di accaparrarsi più grano possibile, alla luce di prezzi veramente contenuti. Ecco che entrano in gioco l’Arabia Saudita con una richiesta di 660 mila tonnellate tra grano duro e tenero, l’Etiopia con una richiesta di 70 mila tonnellate e l’Iraq che sta cercando 350 mila tonnellate di frumento. Il Giappone conferma l’acquisto di 99 mila tonnellate di grano dagli Stati Uniti con consegna febbraio / marzo. La stessa Cina sta trattando per comprare 150-200 mila tonnellate di grano australiano, anche se rimane attenta ai prezzi degli Stati Uniti. Il Taiwan ha acquistato 73.400 tonnellate di frumento destinato alla macinazione degli Stati Uniti.

Preoccupano, però, le prolungate condizioni climatiche negli Stati Uniti. Il manto nevoso non è troppo spesso nelle zone dell’America settentrionale per il freddo attuale, così come la prolungata siccità sta creando non pochi problemi alle culture cerealicole nella parte meridionale del paese. Gli addetti ai lavori stanno così iniziando ad alzare la guardia, con possibili riflessi sui prezzi a termine delle principali colture cerealicole. Un dato su tutti: molto del grano canadese disponibile non può raggiungere i porti a causa delle temperature troppo basse che stanno creando problemi logistici.

Mercato cereali europeo

Nel frattempo Bruxelles ha confermato la possibilità di esportare fino a 819 mila tonnellate di grano tenero: è il secondo più grande quantitativo esportabile da un anno a questa parte. Nel 2013/14 abbiamo raggiunto i 16,7 milioni di tonnellate esportabili, quasi il 50% in più dell’anno precedente.

La Usda (dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti) prevede per la stagione 2013/14 un modesto incremento sulle esportazioni di grano per l’UE-28. La troppa e persistente umidità sta iniziando a essere un problema in paesi come Italia, Regno Unito, Francia e Germania.

Il frumento francese intanto ottiene il sostegno di una forte domanda da parte dell’Algeria, con l’acquisto di circa 500 mila tonnellate di frumento previsti per aprile / maggio. Il prezzo concordato pare si aggiri intorno ai 285-288 dollari per tonnellata, spese di trasporto comprese.

Infine, problemi climatici anche per l’Ucraina e la Russia. La brusca discesa delle temperature prevista per le prossime settimane mette a rischio parte della nuova semina a causa di una copertura nevosa non perfetta. Sia L’Ucraina che la Russia stanno rivedendo al ribasso le quote esportabili di grano invernale, essendo al di sotto delle previsioni iniziali. Tutti segnali che giocano a favore di una ripresa dei prodotti agricoli americani.

Per tutti gli agricoltori italiani che trattano farina e olio di colza, saranno disponibili da fine anno due nuovi contratti a termine sul mercato europeo, adatti per le coperture finanziarie.

Mercato cereali italiano

Sul fronte interno, è ancora stabile il prezzo del nostro grano tenero tipo n° 4 – buono mercantile – p.s. 76/77 kg/hl, c.e. 2%; alla Borsa Merci di Bologna: in quest’ultima settimana il prezzo per tonnellata è oscillato tra 201 e 206 euro.

Ancora in aumento il grano duro sulle principali borse italiane:

  • Borsa merci di Bologna. L’oscillazione settimanale è stata tra 258 e 262 euro/tonnellata per la qualità Nord – Buono Mercantile – rinfusa partenza p.s.76/77 kg/hl,c.e.1,5+1,5%, bianc.50/60%, volp.12%, prot. 12% (produzione nazionale 2013).
  • Borsa merci di Foggia. L’oscillazione settimanale è stata tra 265 a 270 euro/tonnellata per la qualità Buono Mercantile (peso min. Kg. 78 per hl; umidità 12%; spezzati max 6%; farinosi 1-2%; bianconati dal 26% al 35%; nulli 0,50%; volpati, max 4%); contenuto proteico min. 11,5%.
  • Borsa Milano (contratto consegna marzo 2014). L’ultimo prezzo trattato è stato di 267 euro per contratto. Trattasi del nuovo strumento a termine sul grano duro, emesso dalla borsa di Milano ma con volumi ancora non sufficienti per decretarne una propria autonomia.

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Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Pitzalis offre inoltre delle analisi approfondite sulle tendenze internazionali del mercato dei cereali. Clicca qui per maggiori informazioni o scrivici per contattare Sergio Pitzalis.

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