Ravvedimento operoso

Possono avvalersi entro oggi del ravvedimento operoso i contribuenti che non hanno vesato entro il 16 dicembre 2013, in tutto o in parte, la seconda rata Imu dovuta per l’anno 2013; gli eredi delle persone decedute dopo il 28 febbraio 2013 per le quali non sono state versate in tutto o in parte, entro il 16 dicembre 2013, le imposte dovute a saldo per l’anno d’imposta 2012 risultanti dal modello Unico 2013, fatta salva la facoltà di versare gli importi dovuti entro oggi con la maggiorazione dello 0,4% ovvero a rate; i contribuenti Iva che non hanno versato entro il 16 dicembre 2013, in tutto o in parte, l’imposta a debito risultante dalla liquidazione periodica relativa al mese di novembre 2013; i sostituti d’imposta che non hanno effettuato entro il 16 dicembre 2013, in tutto o in parte, il versamento delle ritenute Irpef operate in acconto a novembre 2013 sui compensi corrisposti a lavoratori autonomi e a dipendenti; i datori di lavoro che non hanno versato entro il 16 dicembre 2013, in tutto o in parte, l’acconto sull’imposta sostitutiva dovuta sulle rivalutazioni del trattamento di fine rapporto. Tutti i soggetti in questione possono regolarizzare la propria situazione pagando entro oggi gli importi dovuti con la sanzione ridotta del 3% e con gli interessi di mora, rapportati ai giorni di ritardato versamento rispetto al termine di scadenza originario, del 2,5% per i giorni di ritardo fino al 31 dicembre 2013 e dell’1% per i restanti giorni del 2014.