Legge di stabilità, le novità per l’agricoltura

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Esenzione Imu, aliquota Tasi, terreni agricoli demaniali per under 40: sono solo alcune delle misure contenute nella nuova legge.

Novità in arrivo, con la legge di stabilità, per l’agricoltura italiana. Nel testo attualmente al vaglio del parlamento ci sono infatti alcuni passaggi che interessano da vicino il settore primario: tra questi, l’articolo che fissa l’esenzione dell’Imu per i fabbricati rurali a partire dal 2014. Gli stessi fabbricati, inoltre, avranno un’aliquota Tasi di massimo l’uno per mille.

La legge di stabilità riduce anche da 110 a 75 il moltiplicatore per i terreni agricoli di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola. E «una grande importanza – aggiunge il ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo – ha l’emendamento che riserva il 20% dei terreni agricoli demaniali per l’affitto agli under 40: si tratta di un segnale positivo per il ricambio generazionale in agricoltura. Sottolineo infine la decisione di ripristinare il diritto per le società agricole di optare tra reddito catastale e a bilancio, così come ritengo importante la proposta approvata in commissione bilancio con la quale si consente di utilizzare anche nel settore agricolo il 5% delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione che può essere utilizzato per interventi di emergenza con finalità di sviluppo».

Il presidente Copagri Franco Verrascina ha accolto con un discreto favore le nuove misure: «Certo, non siamo alla panacea di tutti i mali – ha commentato – ma in una fase come quella attuale, dove la coperta troppo corta determinata dalla crisi e dai vincoli di bilancio troppo spesso limita coraggiosi e necessari interventi per dare respiro alle imprese agricole e puntare alla crescita, questi sono atti apprezzabili. Quello che noi auspichiamo e chiediamo da tempo è un organico disegno di politica agraria nazionale per finalizzare al meglio la Pac e per valorizzare quanto più possibile le specificità del nostro territorio e della nostra agricoltura».

Per nulla soddisfatto è invece Rocco Tiso, presidente Confeuro, secondo il quale i piccoli provvedimenti a sostegno del settore agricolo previsti all’interno della legge di stabilità non sono sufficienti a ridare protagonismo al primario nostrano. «Alcune misure, tra le quali quelle volte a riservare il 20% dei terreni agricoli demaniali all’affitto da parte degli under 40 e quelle indirizzate a favorire l’utilizzo delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione anche nel settore agroalimentare – spiega Tiso – sono certamente positive. Ma come Confeuro ribadiamo ancora una volta la richiesta di un confronto con le istituzioni sui prossimi anni del primario, e quindi l’elaborazione di un piano strategico nazionale utile al suo rilancio».

Agrinotizie


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