Cereali, prezzi interni ancora deboli

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Il grano tenero nazionale è tornato a un range di 258-262 euro/tonnellata. Il contributo dell\'analista Sergio Pitzalis.

di Sergio Pitzalis

Il forte calo dei prezzi a termine dei cereali di venerdì scorso arriva improvviso ma non inaspettato, seguendo quelle che ormai sono le tendenze di fondo dei mercati agricoli internazionali.

In un contesto consolidato, almeno a livello internazionale, anche i prezzi dei cereali europei scendono in modo convinto, specie il Milling Wheat francese che cede 2,25 euro nella sola giornata di venerdì.

Da Bruxelles, intanto, giungono notizie sulla possibilità di esportare ulteriori 213 mila tonnellate di grano tenero, portando così le esportazioni totali per il 2012/2013 a 17,4 milioni di tonnellate; oltre il 47% in più rispetto a un anno fa.

Ancora una volta si pone l’accento sul mais, dove a livello europeo sono previsti incrementi d’importazioni a causa di un raccolto le cui condizioni rimangono preoccupanti. Le piantagione di mais hanno raggiunto un avanzamento del pari all’ 81% del seminato, anche se, in realtà è leggermente superiore allo stesso periodo dello scorso anno: 79%. Come sappiamo, in questo momento ogni notizia relativa al mais e alla soia deve essere letta con attenzione, con un contesto ciclico di base che si distacca dalla fase ciclica positiva presente sul grano tenero.

Intanto la francese Agrimer conferma una percentuale di frumento invernale in uno stato buono/eccellente, con un aumentato di un punto percentuale rispetto alla settimana scorsa, mentre gli addetti ai lavori americani si aspettano, dai dati che usciranno stasera, dei passi avanti sul mais e sulla soia, con proiezioni tali da riportare il raccolto di granoturco sui livelli record degli anni scorsi.

La necessaria pioggia richiesta dagli agricoltori della Russia e l’Ucraina è arrivata, e le previsioni ulteriori confermano ancora precipitazioni per la parte finale di maggio, consentendo così una maturazione in linea con le attese. Per i nostri agricoltori tutto questo si sta traducendo in una debolezza eccessiva dei prezzi interni, specie per il grano tenero n.1 Speciali di Forza, il cui range di prezzo è tornato tra i 258 e 262 euro la tonnellata.

Venerdì sera il contratto sul wheat con scadenza luglio 2013 chiudeva a 6 dollari e 83 cent, mentre il contratto consegna settembre 2013 chiudeva a 6 dollari e 88 cent. Il corn con scadenza luglio 2013 chiudeva a 6 dollari e 51 cent, mentre la consegna settembre 2013 chiudeva a 5 dollari e 54 cent. Intanto, per acquistare una tonnellata di grano tenero Usa occorrono circa 314 euro più i costi di spedizione.

Grano tenero naz. n.1 Speciali di Forzap.s. 81 kg/hl, c.e.1%, prot.13,8%: Al 16 maggio il prezzo del nostro grano tenero Speciali di Forza n.1 è stabile rispetto alla scorsa settimana: in particolare, alla borsa di Bologna il prezzo è compreso tra 258 e 262 euro/t. Alla data del 14 maggio, alla borsa merci di Milano, lo stesso tipo di grano è scambiato tra 278 e 290 euro/t. Il grano francese, il Milling Wheat, come ormai sappiamo, segue in modo diretto gli sbalzi registrati dai mercati internazionali, con particolare riferimento al mercato a termine Usa. Il prezzo del contratto con consegna novembre 2013 ha chiuso venerdì a 206 euro/t.

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Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Scriveteci per contattare Sergio Pitzalis e chiedergli qualsiasi informazione: provvederemo a girargli le vostre mail.

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