Cereali, aumenta la concorrenza per l’Italia

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Dalla nostra analisi settimanale si prevede un miglioramento delle rese e un ridotto effetto del freddo. Produzioni in rialzo in tutta Europa: questo non favorisce le produzioni italiani

di Sergio Pitzalis

Il rimbalzo dei prezzi del frumento Usa si è arrestato intorno ai 7 dollari e 15 cent per bushel, non troppo distante dai minimi delle settimane scorse. Adesso gli operatori del settore sono in attesa di capire quanto sia stato il reale danno provocato dal freddo intenso di questo periodo.

Diciamo subito che i pareri dei vari esperti sono discordanti tra loro: ad esempio, si parla di una netta riduzione negli Stati Uniti del 38% del raccolto invernale in Kansas, del 10% in Oklahoma e del 29% in Texas. Non tutti, però, confermano questi tagli. Molti affermano che il freddo provoca danno solo quando le piante sono fiorite, mentre nelle fasi precedenti la fioritura i danni possono essere assai ridotti. Seguendo le nostre fasi cicliche riteniamo probabile un miglioramento delle rese di quest’anno e un ridotto effetto del freddo sui raccolti degli Stati Uniti.

Sempre sul fronte del freddo intenso, migliorano le condizioni legate ai raccolti in Europa, in particolare in Francia, dove si dimezza la percentuale di frumento danneggiato, anche se rimane indietro la maturazione del grano rispetto allo scorso anno. In questo momento il ministero dell’agricoltura francese ritiene il 65% dei cereali invernali in una condizione di buono/eccellente.

Tre importanti analisti vedono in rialzo la produzione di frumento in Europa rispetto allo scorso anno, in particolare in Germania e Francia. Per quest’ultima si parla di 800.000 tonnellate in più rispetto allo scorso anno. Anche il Spagna si prevede un aumento del 31% della produzione di grano, avendo avuto un incremento delle piogge pari al 43% in più rispetto alla media del periodo settembre-novembre, seguiti da una normale fase invernale. Questo ha chiaramente aumentato le probabilità di un forte raccolto in tutta la penisola iberica.

Ottime notizie anche dall’Ucraina, dove il 71% del raccolto è stato completato. Qui si prevedono esportazioni in aumento dai 20 milioni di tonnellate dello scorso anno ai 24-25 milioni entro la fine del 2012/2013, lasciando invariate le scorte finali. Il ministero dell’agricoltura ucraino per il 2013 prevede una resa delle colture invernali del 15-20% in più rispetto allo scorso anno e il 95,5% dei raccolti di grano invernale appare in uno stato buono/soddisfacente, in netto miglioramento rispetto a un anno fa. Stessa linea per gli altri paesi del Mar Nero, con Russia e Kazakistan in primo piano, pronti a immettere sui mercati internazionali consistenti quantità di grano a prezzi stracciati.

La condizione complessiva che si sta delineando non è ottimale per i produttori italiani: quest’anno la concorrenza sarà ancora più forte dello scorso anno e, come spesso accade, tutta la partita sarà giocata sui prezzi e meno sulla qualità dei raccolti. Ma questa è una vecchia questione che ormai conosciamo bene.

Venerdì sera il contratto sul wheat con scadenza maggio 2013 chiudeva a 7 dollari e 6 cent, mentre il contratto consegna luglio 2013 chiudeva a 7 dollari e 8 cent. Il corn con scadenza maggio 2013 chiudeva a 6 dollari e 50 cent, mentre la consegna luglio 2013 chiudeva a 6 dollari e 31 cent. Intanto, per acquistare una tonnellata di grano tenero Usa occorrono circa 314 euro più i costi di spedizione.

Grano tenero nazionale n.1 Speciali di forzap.s. 81 kg/hl,c.e.1%, prot.13,8%: Al 16 aprile il prezzo del nostro grano tenero Speciali di forza n.1 è leggermente in rialzo rispetto alla scorsa settimana: in particolare, alla borsa di Bologna il prezzo è compreso tra 263 e 267 euro/t. Alla data del 16 aprile, alla borsa merci di Milano, lo stesso tipo di grano è scambiato tra 281 e 293 euro/t. Il grano francese, il Milling Wheat, come ormai sappiamo, segue in modo diretto gli sbalzi registrati dai mercati internazionali, con particolare riferimento al mercato a termine Usa. Il prezzo del contratto con consegna maggio 2013 ha chiuso venerdì a 245€/t.

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Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Scriveteci per contattare Sergio Pitzalis e chiedergli qualsiasi informazione: provvederemo a girargli le vostre mail.

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