Cereali, crollano le esportazioni americane

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Sull\'Europa incombe ora il rischio di non riuscire a soddisfare la domanda estera. Il rapporto dell\'analista Sergio Pitzalis

di Sergio Pitzalis

Lo scenario che si sta prefigurando sul lungo termine da parte delle agenzie di analisi ci trova una volta tanto d’accordo. Il crollo delle esportazioni dei cereali americani, evidenziato martedì scorso dal Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti, è il primo campanello d’allarme di un possibile 2013 condizionato da un mercato agricolo Usa meno incisivo di quanto visto fino ad ora.

Le prime indicazioni sul nuovo raccolto mettono in luce un ritardo sulle semine a causa di un clima non ancora favorevole. Nonostante tutto, però, alcuni analisti esprimono dubbi su chi potrà imporsi sullo scenario internazionale a scapito del mercato agricolo americano. Ad oggi, con i dati ufficiali presenti, ci sono paesi come l’Argentina, l’Australia e la stessa India non in grado di incrementare in modo sostanziale la produzione di grano e mais da destinare al mercato estero. Fa eccezione l’Europa, con la Francia pronta a fare meglio, in termini di esportazione, di quanto visto fino ad ora.

Per i mercati agricoli europei incombe però il problema di sempre: avere a disposizioni quantitativi di cereali sufficienti per soddisfare la domanda estera. Da questo punto di vista gli agricoltori americani non sono poi così preoccupati, visto anche le difficoltà tecniche e burocratiche presenti a livello di Commissione europea sulle esportazioni di cereali.

Nonostante tutto, l’Unione europea ha esportato ad oggi solo il 6% in più rispetto allo scorso anno, con una quota complessiva pari al 25% del proprio raccolto. L’unica vera incognita rimangono la solita Russia e l’Ucraina, paesi sempre in grado di rispondere positivamente e con quantità adeguate alle richieste provenienti dall’estero.

Commento tecnico: Dal punto di vista dell’analisi tecnica, la settimana appena conclusa è stata estremamente importante. Dopo cinque mesi il prezzo a termine del grano Usa (wheat) è sceso sotto la soglia di 8 dollari e 44 cent per bushel. Un segnale che rappresenta il segnale di un possibile cambiamento di tendenza da parte dei grossi investitori internazionali. Il posizionamento verso un ribasso dei prezzi non significa una discesa prolungata e soprattutto immediata da parte del wheat e del corn. In questi casi, infatti, molto spesso registriamo un recupero di alcune settimane da parte del prezzo con un possibile ritorno anche sopra il livello base di 8 dollari e 44 cent per bushel. Venerdì sera il contratto sul wheat con scadenza marzo 2013 chiudeva a 8 dollari e 11 cent, mentre il contratto consegna maggio 2013 chiudeva a 8 dollari e 24 cent. Il corn con scadenza marzo 2013 chiudeva a 7 dollari e 28 cent, mentre la consegna maggio 2013 chiudeva a 7 dollari e 31 cent. Questo significa, tradotto in euro, che una tonnellata di grano tenero Usa viene a costare sui 345 euro/t. più i costi di spedizione.

Grano Tenero Naz. n.1 Spec. Forza: Al 13 dicembre il prezzo del nostro grano tenero Spec. Forza n.1 era ancora stabile: in particolare, alla borsa di Bologna oscillava tra 279 e 283 euro/t, e questo nonostante la volatilità rilevata sui mercati internazionali. Alla borsa merci di Milano, alla data dell’11 dicembre, la stessa tipologia di contratto registrava un prezzo oscillante tra 295 e 307 euro/t. Il grano francese, il Milling Wheat, risente invece in modo diretto degli sbalzi registrati dai mercati internazionali. Il prezzo del contratto con consegna gennaio 2013 chiude a 260 euro la tonnellata, dopo aver testato il supporto base di 255 euro la tonnellata. Lo scenario che si prospetta per il prezzo del grano francese rimane simile a quanto descritto per il mercato Usa. Un eventuale rimbalzo di tipo tecnico vedrà due livelli interessanti da seguire: 268 e soprattutto un ritorno sui 278 euro la tonnellata.

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Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Scriveteci per contattare Sergio Pitzalis e chiedergli qualsiasi informazione: provvederemo a girargli le vostre mail.

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