Cereali stabili con tendenza al rialzo

Cereali stabili con tendenza al rialzo - Immagine
Settimana di pausa nei mercati agricoli per le festività Usa, ma tutto è pronto a ripartire con probabili aumenti delle quotazioni internazionali

di Sergio Pitzalis

Settimana con pochi spunti tecnici quella appena conclusa, a causa della festività in Usa di giovedì scorso. Da varie fonti ufficiali si mette in risalto il fatto, ormai noto a tutti, di come siano incrementati gli acquisti di mais e soia negli Stati Uniti. Specie per il granoturco, siamo arrivati alla richiesta record di 950.000 tonnellate tra vecchio e nuovo raccolto. Per ritrovare un dato simile dobbiamo tornare a prima dell’estate.

Diversi analisti giustificano questa improvvisa corsa agli acquisti dal paese a stelle e strisce a causa di un indebolimento del dollaro Usa nei confronti delle altre valute, come ad esempio l’euro risalito a 1,29; un fatto, questo, sempre ben accetto dai buyers internazionali. In realtà la propensione ad acquistare dagli Stati Uniti c’è sempre stata, anche se il dollaro debole favorisce effettivamente questo mercato rispetto ad altri.

Tecnicamente importante invece è stato il ritorno dei Fondi d’investimento internazionali sulle materie prime agricole. Dopo una frettolosa liquidazione di una parte dei contratti a termine nelle settimane scorse, abbiamo assistito alle ricoperture da parte dei grossi investitori finanziari sui cereali e sui semi oleosi, tornando ai livelli d’inizio mese. Un segnale, quindi, di ritrovata stabilità dei mercati azionari e sui mercati agricoli.

Il contratto wheat consegna dicembre chiude così stabile a 8 dollari e 48 cent per bushel; per il contratto sul mais registriamo invece un leggero incremento con un prezzo a 7 dollari e 45 cent sulla scadenza di dicembre. Anche la soia recupera l’importante soglia dei 14 dollari, chiudendo esattamente a 14 dollari e 20 cent sul contratto di gennaio 2013.

Commento Tecnico: ancora una volta l’analisi grafica del future sul grano rispetta le regole del gioco. Dopo aver visto rimbalzare il prezzo sui massimi di periodo, sui 9 dollari e 40 cent, adesso il prezzo si ferma esattamente sulla parte bassa del canale laterale, ovvero sugli 8 dollari e 40 cent, che da luglio sta caratterizzando il trend del wheat. Come sappiamo, la tendenza adesso rimane stabile con una maggiore propensione al rialzo. La fase più delicata la incontreremo tra gennaio e febbraio del prossimo anno, dove ci saranno condizioni idonee per tornare sui massimi di periodo e andare anche oltre. Tra l’altro, sui mercati azionari sta tornando una certa stabilità in grado di sorreggere e rafforzare anche i prezzi dei principali comparti merceologici. In ogni caso attendiamo la prima vera risposta dei mercati, che arriverà a partire da lunedì 3 dicembre prossimo.

Grano Tenero Naz. N.1 Spec. Forza: Al 22 novembre, il prezzo del nostro grano tenero Spec. Forza n.1 risultava stabile: in particolare alla borsa di Bologna oscillava tra 277 e 281 euro/t, mentre alla borsa merci di Milano la stessa tipologia di contratto registrava un prezzo compreso tra 290 e 307 euro/t. Anche il grano francese, il Milling Wheat, si assesta sui 270 euro/t questa settimana, non mostrando segnali particolarmente importanti a livello grafico. Come sappiamo, la Francia rimane tra i paesi con un alto livello di esportazione del proprio grano insieme alla Russia e all’Ucraina, la quale ormai ci ha abituato a conferme e smentite su blocchi di esportazioni di cereali.

Come ho avuto modo di rilevare in altre occasioni, quando i movimenti dei prezzi sui mercati a termine Usa, anche con forte volatilità, si racchiudono in un breve arco di tempo (come accaduto ultimamente), i prezzi del fisico dei nostri cereali ne risentono in modo marginale. Solo le variazioni di tendenza di medio e lungo termine dei mercati Usa riescono a condizionare il nostro mercato.

Concludiamo con una nota commerciale: a seguito di diverse segnalazioni da parte di alcune aziende agricole, dal gennaio prossimo cambia la combinazione dei report riguardanti i cereali. Sarà possibile scegliere fra tre diverse tipologie di report: dalla più semplice, che avrà solo indicazioni di tendenza sul medio e lungo termine sui mercati dei cereali, alla tipologia di report intermedia che riporterà, oltre alle indicazioni cicliche, anche i livelli di prezzo e le date d’inversione del trend, per arrivare alla terza e più completa tipologia di reportistica che avrà al suo interno, oltre alle indicazioni complete dei primi due anche la gestione completa di coperture finanziarie per i cereali e la soia. Ricordiamo, infine, che per gli abbonati è disponibile l’andamento del prezzo medio del wheat Usa e del Milling Wheat per l’anno 2013.

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Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis), che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il mercato internazionale e italiano dei cereali. Scriveteci per contattare Sergio Pitzalis e chiedergli qualsiasi informazione: provvederemo a girargli le vostre mail.

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